Bologna-Milan, rossoneri in campo senza italiani!
—A seguire due inglesi (Fikayo Tomori e Ruben Loftus-Cheek), un tedesco (Malick Thiaw), un bosniaco (Rade Krunić), un olandese (Tijjani Reijnders), uno statunitense (Christian Pulisic) e un portoghese (Rafael Leão). Anche i primi cambi in panchina sono giocatori stranieri: un danese (Simon Kjær) per la difesa, un nigeriano e un argentino per gli esterni (Samuel Chukwueze e Luka Romero) e uno svizzero (Noah Okafor).
Gli italiani ci sono, certo. Ma non giocheranno subito. Detto di Calabria, saranno in panchina Marco Sportiello, Alessandro Florenzi e Tommaso Pobega. Gli altri 'locals', come Mattia Caldara e Lorenzo Colombo, sono diretti altrove in questa sessione estiva di calciomercato.
Il 13 marzo 2023, in occasione di Milan-Salernitana 1-1 a 'San Siro', il Diavolo si era già presentato in campo con undici stranieri per la prima volta dopo 123 anni. Lo stesso Florenzi e Sandro Tonali, poi, entrarono dalla panchina, mentre restò a guardare Matteo Gabbia.
Due i motivi alla base di queste scelte di mercato
—Dopo la fine del calciomercato estivo, resteranno appena 5 calciatori italiani in rosa: la quota più bassa mai registrata. L'anno passato erano 6, nel 2021-2022 erano 9 e l'anno prima ancora, stagione 2020-2021, erano 8. Ma perché il Diavolo sta scegliendo di rivolgersi quasi sempre all'estero per comprare giocatori?
Uno, perché economicamente conveniente: per esempio Loftus-Cheek e Reijnders, in due, sono costati quanto Davide Frattesi all'Inter. Due, perché così facendo i rossoneri puntano sull'esperienza europea di giocatori anche piuttosto giovani. Per darsi un tono internazionale, c'è anche e soprattutto bisogno di atleti con queste caratteristiche. Mercato Milan, novità importanti da Di Marzio >>>
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