"La macchina del calcio è da rivedere. È impensabile, infatti, che i calendari non tengano minimamente in considerazione un incidente di percorso: banalmente, anche quelli imposti dalla natura. Il rinvio di Bologna-Milan palesa tutti i limiti di un sistema che sta badando al business a discapito della regolarità, e forse anche dello spettacolo. Un imbarazzo che sembra replicare tutto ciò che regolarmente – da un po’ di anni a questa parte – mette il Paese in ginocchio alle prime piogge. Il calcio italiano oggi rispecchia quella scarsa attenzione alla prevenzione che, alla prima occasione, porta dritta all’emergenza. Per poi buttarla sempre in caciara contro tutto e tutti. Tanto – il giorno dopo – ci sarà da parlare di qualcos’altro".
Bologna-Milan, Albanese: "Questo calcio non è più per la gente comune"
—"Nel sano confronto, siamo abituati anche a fornire qualche spunto per trovare soluzioni. La Serie A per 20 squadre forse è troppo: con qualche squadra in meno potrebbe aumentare anche la competitività del campionato, oltre a una migliore sostenibilità del calendario. La nuova Champions League così, probabilmente, ha poco senso: non scalda; tante squadre, due partite in più rispetto a prima ma nessun effetto “wow” per buona parte dei match da giocare. Una fase in più in stile Coppa Italia alleggerirebbe tutti, soprattutto i campioni che sono quelli che vogliono vedere tutti, pagando spesso dei biglietti che non sono più alla portata di molte delle famiglie. La verità è che questo calcio non è più per la gente comune". LEGGI ANCHE: Milan-Napoli, treno Scudetto appeso al filo: il Diavolo rischia >>>
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