Paolo Scaroni, Presidente del Milan, ieri è tornato a parlare della sfida rinviata a Bologna. Il numero uno rossonero promette battaglia
Il 'Corriere dello Sport' oggi in edicola ha ricordato come non si plachino le polemiche sul rinvio di Bologna-Milan: il club rossonero, infatti, si sente fortemente danneggiato per non aver potuto giocare sabato al 'Dall'Ara' e il Presidente Paolo Scaroni non le ha mandate a dire.
Bologna-Milan, Scaroni rincara la dose: "Sono furioso"
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Ieri, in occasione dell'Assemblea dei Soci del Milan per l'approvazione del bilancio al 30 giugno 2024, Scaroni è tornato sul tema. Il numero uno rossonero ha ribadito l'amarezza per la decisione del Sindaco di Bologna, Matteo Lepore, di emanare un'ordinanza di emergenza maltempo che, di fatto, ha impedito di disputare regolarmente la partita.
Scaroni, ha sottolineato il 'CorSport', stavolta ha attaccato. «Sono furioso perché è stata presa dal Sindaco di Bologna una decisione incomprensibile, ingiusta e immotivata», ha affermato. «Non tanto sul fatto della chiusura dello stadio in presenza di un'alluvione, per carità. Ma sul fatto di impedirci di giocare la partita a porte chiuse. Decisione incomprensibile, soprattutto tenuto conto che sono stati permessi altri eventi a porte chiuse a Bologna. Sono furioso, e quando sono furioso sono attivo, non passivo. Mi ci dedicherò».
"Si entra nel mondo del risarcimento danni"
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Il Milan, infatti, sta vagliando la possibilità di adire alle vie legali. «È stata una decisione iniqua che ci ha creato un grave danno. Crediamo che ci siano tutti i presupposti per mettere in discussione l'ordinanza del Sindaco: questa decisione la stiamo guardando da tutti i punti di vista e non vogliamo rimanere inerti di fronte a questo danno che ci è stato creato», ha dichiarato Scaroni.