"Salvaguardare l’incasso della partita, metà del quale il club destinerà alla popolazione bolognese vittima dell’alluvione. Sportivamente parlando, è chiaro a tutti che il Milan ne riceve un danneggiamento. Dovrà far scontare la giornata di squalifica di suoi due big, Theo Hernandez e Reijnders, nella partita di martedì prossimo contro il Napoli capolista. Alzi la mano chi non ritiene che questo sia un danno. Ma al di là di questo aspetto, alcune domande sorgono spontanee".
"DOMANDA N. 1. Visto che Bologna-Milan potrà essere recuperata solo in primavera, che fa ora il Bologna (e la Lega Serie A con lui)? Per aiutare i bolognesi alluvionati aspetterà di contare i soldi di un incasso che verrà fatto fra cinque mesi? A me non sembra il modo migliore per mostrarsi tangibilmente presente ai bisogni del momento. E insomma, il Bologna ha pensato più agli alluvionati o al proprio interesse? Perché un conto è muoversi seguendo nobili fini, un conto è farlo facendo i conti della serva".
"Non si poteva giocare a San Siro? Il Milan lo avrebbe preferito"
—"DOMANDA N. 2. Come tutti sanno, sarebbe stato possibile far giocare Bologna-Milan in campo neutro a Empoli, a Como o a Verona. Ma a porte chiuse, mancando il tempo di approntare l’organizzazione per la vendita dei biglietti. Ebbene, chiedo. Perchè non si è pensato di trasformare Bologna-Milan in Milan-Bologna e di far disputare la partita a San Siro? Il fatto che l’indomani fosse in programma Inter-Juventus rendeva la cosa irrealizzabile? Di certo il Milan l’avrebbe preferito".
"Avrebbe magari rimborsato gli abbonati impossibilitati a presenziare alla partita per impegni presi in precedenza. Avrebbe giocato contro il Bologna senza Theo e Reijnders sapendo di poterli schierare martedì contro il Napoli. E il Bologna non avrebbe perso niente perchè nel ritorno, l’11 maggio, alla 36^ giornata, avrebbe giocato contro il Milan al Dall’Ara (e non a San Siro come previsto dal calendario). Salvaguardando il suo ricco incasso metà del quale sarebbe stato devoluto alla popolazione alluvionata in ottobre. Davvero era così impossibile farlo?".
Bologna-Milan, Ziliani: "Nemmeno a Roccacannuccia farebbero figure così barbine"
—"DOMANDA N. 3. Poichè tutti sanno che a causa dell’intasamento dei calendari una partita rinviata può diventare in Italia un casus belli (basti pensare alla tragicommedia di Bologna-Inter della stagione 2021-22), che dire della Lega Serie A che per raccattare qualche milione in più in terra d’Arabia ha trasformato il format della Supercoppa da finale in partita unica tra vincitrice dello scudetto e vincitrice della Coppa Italia in Final Four, cioè un mini torneo a 4 squadre con due partite di semifinale (2 e 3 gennaio) e poi la finale (6 gennaio) che a inizio 2025 porterà Inter, Milan, Juventus e Atalanta a giocare l’insulso trofeo a Riyad? Non ci fosse stato il cambio di format, che andava ad intasare un calendario già stipato oltre ogni limite, il Milan sarebbe rimasto a Milano: e Bologna-Milan si sarebbe potuta recuperare ai primi di gennaio e non alle calende greche".
"Morale della favola. Non bastasse la bufera di polemiche per la tragedia arbitrale che come ogni anno si è già abbattuta sul nostro campionato, non per niente noto nel mondo come il campionato col verme, ci voleva anche il caso di Bologna-Milan rinviata a capocchia manco si stesse giocando il torneo dei bar di Roccacannuccia. Detto con tutto il rispetto di Roccacannuccia, comune di Nardò, provincia di Lecce, dove sicuramente i dirigenti del calcio locale mai incorrerebbero in figure così barbine". LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan – Chiesa arriva a gennaio? Sì, ma ad una sola condizione >>>
© RIPRODUZIONE RISERVATA