"Questa la spiegazione del portoghese che conosce anche gli spifferi di Milanello in materia («tanto dopo mezz'ora lo sapreste egualmente»). Camarda può così prepararsi al debutto dal 1 minuto con il Milan dopo la serata Champions con il Brugge e per un solo giorno (16 anni, 7 mesi e 29 giorni) superare Donnarumma che entrò a San Siro nella domenica di Milan-Sassuolo (novembre 2013) su coraggiosa decisione di Mihajlovic. Sarà il secondo rossonero all time dietro a Giuseppe Sacchi nel '42 (16 anni, 7 mesi e 17 giorni)".
"Fonseca, che petardo a De la Fuente"
—"Il secondo petardo è destinato a Madrid e al ct della Spagna De la Fuente. Che ha anticipato l'utilizzo di Morata oltre che la convocazione («ho sentito Alvaro, sta bene, lo convoco, vediamo se giocherà la prima o la seconda partita») di un calciatore reduce dalla notte trascorsa sotto controllo in ospedale per un trauma cranico. «Non so come faccia a dire una cosa del genere: io so che esiste un protocollo in questi casi che dev'essere rispettato» la replica settata del tecnico rossonero. In effetti il protocollo prevede 7 giorni di riposo assoluto da ieri a venerdì 15, serata di Danimarca-Spagna ed eventuale utilizzo lunedì 18 novembre in Spagna-Svizzera. Vedremo gli sviluppi. Al Milan converrebbe il riposo assoluto di Morata. Perché dopo la sosta c'è Milan-Juve in programma".
Cagliari-Milan, Ordine: "Fonseca vuole svegliare Leao"
—"Il terzo e ultimo fuoco d'artificio è quello che, con estrema chiarezza, Paulo Fonseca riserva ai cronisti che non ancora avevano colto la sua strategia nel provare a svegliare Leao. «Ho cominciato con un metodo, poi sono passato a un altro metodo e mi pare che stia funzionando perché Rafa ha capito perfettamente quello che cerchiamo da lui» la frase sull'argomento che doveva diventare quello del giorno. Ed è invece stata scavalcata dall'annuncio di Camarda titolare a Cagliari. Viaggio quest'ultimo che lo stesso tecnico definisce così: «Sono più preoccupato ora che prima di Madrid». Spiegazione successiva: «Perché non troveremo gli spazi che abbiamo trovato contro il Real». E perché, bisogna anche aggiungere, non sarà certo il Cagliari a fare la partita ma proverà a farsi assalire per ripartire in contropiede. «Se non vinciamo col Cagliari si disperde quello che di buono abbiamo fatto in Champions» è l'ammonimento finale di Fonseca.
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