"CALCIOMERCATO MILAN - 'La Gazzetta dello Sport' in edicola questa mattina ha dedicato un approfondimento a Gianluigi 'Gigio' Donnarumma, classe 1999, portiere del Milan che, da sacrificabile di lusso, e con una certa urgenza, per ragioni di bilancio, è rimasto invece al suo posto tra i pali della porta rossonera.
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Gazzetta – Milan, Donnarumma ferma tutti: para mercato e compagni
Il paradosso di Gianluigi 'Gigio' Donnarumma: punto di forza del Milan ma, al contempo, tappo per gli affari più ricchi e per i colleghi di reparto
"Sopra la sua testa, ha sottolineato la 'rosea', sono passati il 'consent award' tra Milan e UEFA, ratificato dal Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) di Losanna, che, escludendo il club di Via Aldo Rossi dall'Europa League, ha, di fatto, diluito i tempi per le trattative, spedendo in congelatore un possibile affare con il PSG.
"Tutti felici, sulla carta, come testimoniano le parole del direttore tecnico Paolo Maldini, del Chief Football OfficerZvonimir 'Zorro' Boban e dello stesso Gigio. Eppure, per il quotidiano sportivo nazionale, qualcosa non quadra. Perché la mancata cessione di Donnarumma frenerebbe il mercato del Milan, mettendo il numero 99 nella duplice, ed insolita, veste di muro sul campo e di 'tappo' alle possibili 'bollicine' in entrata.
"Vendendo Donnarumma, il Milan ricaverebbe una plusvalenza netta. Il Diavolo, però, non ha intenzione di svenderlo: si parte da almeno 50 milioni di euro. L'affare con il PSG si è arenato sulla valutazione (30 milioni) e sullo stipendio (7 milioni netti l'anno) del portiere francese Alphonse Areola, proposto da Leonardo come contropartita tecnica per Donnarumma. Il brasiliano, che ovviamente conosce bene i conti rossoneri, non non ha voluto alzare la posta e per ora non è intenzionato a tornare in pressing.
"Sullo sfondo resta il Manchester United, alle prese con il rinnovo di David De Gea: se, come pare, lo spagnolo non si muoverà dall’Inghilterra arrivando così alla scadenza naturale del contratto, il 30 giugno 2020, ogni discorso per Donnarumma verrebbe rinviato alla prossima stagione. Tempo entro il quale nel frattempo il Milan dovrà sedersi al tavolo con il suo agente, Mino Raiola, per non rischiare di perdere Gigio a zero tra due anni, chiedendogli magari di spalmare gli attuali 6 milioni di ingaggio.
"Il mercato del Milan, con o senza Donnarumma, non si fermerà, però, agli acquisti di Theo Hernández, Rade Krunic, Ismael Bennacer (virtualmente chiuso) e, forse, Jordan Veretout. Le strategie pianificate con i vertici del fondo Elliott Management Corporation prevedono un colpo da 35-40 milioni, a prescindere da quello che si riuscirà a monetizzare dalle cessioni. Ma, ha evidenziato la 'rosea', senza l'uscita di un big tutto si complicherebbe. Ricavare denaro da altri, quali ad esempio Diego Laxalt, Fabio Borini e Samu Castillejo diventerebbe una priorità.
"Lo stand-by su Donnarumma, ha concluso la 'rosea', blocca anche il resto del reparto portieri. Marco Giampaolo, infatti, oggi si ritrova con altri quattro estremi difensori, due dei quali potenzialmente titolari. C'è Antonio Donnarumma, il giovane Andreas Jungdal (classe 2002) prelevato dal Vejle, ma, soprattutto, in rosa ci sono Pepe Reina, il cui ingaggio da 3 milioni di euro netti a stagione pesa in bilancio, ed Alessandro Plizzari, eroe azzurro al Mondiale Under 20, fresco di rinnovo e affamato di spazio dopo una stagione nell’ombra: non accetterebbe di ripeterne un’altra, e se passasse davanti a Reina nelle gerarchie, l’ex Napoli potrebbe chiedere di andar via. Cosa farà, invece, Jesús Suso? Per le ultime, continua a leggere >>>
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