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Milan, Maldini felice del rinnovo. Ma non sarà come Marotta: il punto

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Paolo Maldini ha siglato un rinnovo di contratto biennale con il Milan. Si è trovato un compromesso tra richiesta e volontà societaria

Daniele Triolo

Il 'Corriere della Sera' oggi in edicola è tornato a parlare del rinnovo del contratto di Paolo Maldini con il Milan, ufficializzato nella serata di ieri (al pari di quello del direttore sportivo Frederic Massara) dopo la ratifica del Consiglio d'Amministrazione del club rossonero.

Nessuno aveva mai messo in discussione il rinnovo di Maldini e Massara con il Milan, sebbene sia arrivato all'ultimo istante. Sarebbe importante, d'ora in poi, secondo il 'CorSera', procedere però con scioltezza, su binari esatti. Senza dubbi, scontentezze ed incomprensioni tra le parti.

Milan, ecco cosa avrebbe voluto diventare Maldini

Le pagine del contratto, letto e corretto nei giorni antecedenti la firma chiariscono i ruoli, le competenze e gli stipendi (aumento, meritato, dell'ingaggio per Maldini e Massara). Ma non è stato per motivi di soldi che c'è voluto tanto per firmare. Per il quotidiano generalista, infatti, erano in ballo proprio due visioni diverse della società.

Maldini avrebbe voluto avere un ruolo simile a quello che ha Giuseppe Marotta nell'Inter. Dal suo punto di vista, con lo Scudetto in tasca, obiettivo legittimo. Ambiva ad un ruolo di amministratore delegato dell'area tecnica con ampia autonomia (avrebbe chiesto anche il controllo dell'area della comunicazione sportiva) ed avrebbe voluto rispondere direttamente alla proprietà.

La conseguenza di un sì a queste richieste avrebbe, di fatto, ridimensionato le competenze dell'attuale amministratore delegato Ivan Gazidis. Che sarebbe stato 'confinato' alla sola area finanziaria, così come succede all'Inter ad Alessandro Antonello. Lo schema dell'organigramma del Milan, però, non cambia.

Paolo Maldini AC Milan

Fino a novembre l'A.D. sarà Gazidis. Poi, quando scadrà il suo contratto, si vedrà. Resta, ad ogni modo, quella figura al vertice dello schema, sotto al Presidente Paolo Scaroni, che riporta direttamente alla proprietà. Per il momento due, Elliott (che resterà con il 30% delle quote anche dopo il 'closing' di settembre) e RedBird di Gerry Cardinale.

I due fondi statunitensi, per il 'CorSera', si sono trovati d'accordo nel non toccare l'attuale organizzazione. Nel contratto nuovo con il Milan, comunque, Maldini e Massara hanno trovato qualche soddisfazione. Un punto d'incontro considerato accettabile. Quindi è vero che Maldini è felice dopo la firma. Ora è tutto chiarito, non ci sono più motivi per dividersi, bisogna ripartire forte. Milan, non solo Origi: arriva un altro attaccante? Le ultime news di mercato >>>

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