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Avanti tutta con Maldini, ma il Milan resta inquieto: i motivi

Paolo Maldini AC Milan Calciomercato AC Milan
Paolo Maldini ha rinnovato il suo contratto con il Milan fino al 30 giugno 2024. Voleva più libertà d'azione, invece dovrà passare per l'A.D.

Daniele Triolo

Il 'Corriere dello Sport' oggi in edicola ha parlato del rinnovo di Paolo Maldini con il Milan, la cui ufficialità è giunta nella serata di ieri poco prima delle ore 19:00. Il direttore tecnico rossonero, così come il direttore sportivo Frederic Massara, hanno firmato un nuovo contratto fino al 30 giugno 2024.

«Un accordo che testimonia la continuità in un percorso di rafforzamento e di crescita del nostro club», recita il comunicato, stringato, del Milan sui rinnovi di Maldini e Massara. Una nota arrivata dopo il Consiglio d'Amministrazione che si è tenuto nella giornata di ieri.

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Il 'CorSport' ha evidenziato come non ci sia stato spazio per altri commenti. Le uniche parole, dunque, restano quelle proferite da Maldini, giovedì sera, all'uscita della sede. «Siamo contenti di essere qui e della stagione, di programmare un futuro sempre vincente», ha detto Maldini, con un sorriso appena tirato in volto.

Per il quotidiano romano, del resto, non si può pensare che una firma cancelli quanto accaduto nelle ultime settimane. Il Milan deve recuperare il suo equilibrio interno: sembrava a prova di bomba, visto dall'esterno. Subito dopo aver conquistato lo Scudetto, si è rivelato invece sorprendentemente precario.

Alla base, tra Maldini e la proprietà del Milan, ci sono prospettive differenti. Quella di Maldini considera il campo, la squadra, l'area tecnica. Quella di Elliott, invece, è manageriale: ritiene il club come somma di settori interconnessi, che devono lavorare in sinergia per raggiungere i risultati sportivi.

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La figura di sintesi? L'amministratore delegato. L'idea di Maldini era di riuscire ad avere maggiore autonomia di scelta e di movimento. Una sorta di secondo A.D., ma per l'area tecnica. Il rinnovo non è mai stato una questione economica (il suo stipendio sarà di 2 milioni di euro a stagione, quello di Massara di 800mila euro). Quelle cifre non sono mai state toccate.

Le correzioni riguardavano esclusivamente poteri e deleghe. Nulla è cambiato, però, all'interno del Milan. Maldini ha mantenuto la responsabilità dell'area tecnica, ma dovrà comunque passare per l'ultimo step dell'A.D.. Ovvero, ad oggi Ivan Gazidis. Se e quando lascerà, a novembre, alla scadenza del suo contratto, potrebbe esserci Giorgio Furlani, portfolio manager di Elliott. Milan, non solo Origi: arriva un altro attaccante? Le ultime news di mercato >>>

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