Hakan Calhanoglu e il derby di Milano: una storia che continua ad arricchirsi di nuovi capitoli. Dal suo discusso passaggio dal Milan all’Inter nell’estate del 2021, il centrocampista turco si è trasformato da oggetto di rimpianto rossonero a bandiera nerazzurra. Oggi, San Siro canta per lui, e a giudicare dai numeri e dai trofei vinti, la sua scelta si è rivelata quella giusta.


RASSEGNA STAMPA
Calhanoglu, l’uomo derby: da traditore a simbolo dell’Inter
La svolta della carriera
—Come riferito dalla Gazzetta dello Sport, in rossonero, Calhanoglu ha vissuto i derby da spettatore spesso sconfitto: cinque ko in otto partite. Con la maglia dell’Inter, invece, lo scenario è cambiato drasticamente: sette vittorie e tre pareggi in 14 sfide contro la sua ex squadra. Una statistica che racconta la sua evoluzione e il diverso peso specifico che ha assunto in campo. Se nel Milan era un talento a tratti discontinuo, nell’Inter è diventato un leader, il faro della manovra nerazzurra.
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Un ruolo chiave nell’Inter di Inzaghi
—Oggi Calhanoglu è per i tifosi interisti quello che Ibrahimovic è stato per il Milan nei suoi ultimi anni: un simbolo, una guida. Per i rossoneri, invece, è il traditore per eccellenza, il giocatore da fischiare senza sosta. Eppure, il turco non si è mai lasciato condizionare dall’ostilità del suo ex pubblico. Anzi, si esalta. Lo dimostrano le sue prestazioni nei derby, sempre giocate con una carica speciale.
Le ultime due sfide, però, non sono andate come sperava. A gennaio, nella Supercoppa a Riad, un infortunio lo ha tolto di scena nel primo tempo, compromettendo la gara dell’Inter. A inizio febbraio, ha forzato il recupero per esserci, ma la sua prestazione non è stata all’altezza. Ora, invece, è tornato in piena forma e Inzaghi ha studiato una gestione mirata del suo minutaggio per averlo al top nei momenti cruciali della stagione.
L’uomo simbolo di questa Inter
—Calhanoglu non è solo il regista dell’Inter, è un vero e proprio simbolo. In campo, è un punto di riferimento per i compagni; fuori, è diventato una delle voci più rappresentative dello spogliatoio. Di recente, ha rivelato di aver rifiutato il Bayern Monaco per restare all’Inter, un gesto che ha rafforzato il suo legame con i tifosi nerazzurri.
Il suo rapporto con Inzaghi è solido: il tecnico lo ha scelto immediatamente dopo il drammatico problema cardiaco di Eriksen, affidandogli le chiavi del centrocampo. Ma soprattutto, lo ha reinventato in un nuovo ruolo, trasformandolo in uno dei migliori registi d’Europa.
La sfida e la voglia di gol
—Ora Calhanoglu guarda ai prossimi due mesi come al periodo decisivo della stagione. Il Milan oggi, il Bayern tra sei giorni, la corsa al secondo scudetto consecutivo nel mezzo: il turco sa di essere uno degli uomini chiave dell’Inter. Inzaghi gli concederà più riposo nelle fasi finali delle partite, come accaduto contro l’Udinese, per preservarlo nei match più importanti.
Ma c’è un obiettivo personale che gli manca: un gol al Milan. L’ultima rete nel derby risale al settembre 2023, e per uno come lui, che si esalta sotto i fischi, la sfida di questa sera è l’occasione perfetta per aggiornare i numeri. San Siro lo aspetta, e lui è pronto a rispondere. LEGGI ANCHE: Milan, vuoi tornare grande? Theo e Leao sono indispensabili. Anche se ...>>>
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