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Milan, in vendita il 22% delle quote. Nuovo Stadio, un mega affare per tutti

Emiliano Guadagnoli Redattore 
Come scrive 'La Repubblica' sul suo sito, emerge la fretta di trovare nuovi soci da parte di Cardinale per il suo Milan. Lo stadio e non solo

La cessione del Milan è sempre un tema caldo tra i tifosi, anche se RedBird e Cardinale hanno sempre negato di volere lasciare i rossoneri. Ma potrebbero pensare di cedere un parte. Dagli Usa, come scrive 'La Repubblica' sul suo sito, emerge la fretta di trovare nuovi soci, non solo per ripianare il vendor loan ad Elliott. Cardinale vorrebbe rimpolpare il suo stesso capitale, vendendo senza guadagno fino a 150 milioni del capitale investito iniziale di 681 milioni. Si vorrebbe, infatti, abbassare l'importo dell'investimento per riequilibrare i costi. La formula è riportata nel documento in cui Washington Harbour, società di investimenti e consulenza finanziaria, prospetta per conto di RedBird a potenziali investitori l’acquisto di una quota azionaria, pari al 22% del capitale che 25 mesi fa Cardinale avrebbe raccolto e investito nel Milan.

RedBird vende il Milan nel 2027? 

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L’elemento chiave, continua 'La Repubblica', è il futuro stadio di proprietà, i cui ricavi ipotizzati sarebbero molto importanti: circa 211 milioni all'anno su un investimento di circa un miliardo. La partenza dei lavori viene dichiarata ad ottobre 2025, la conclusione nel 2029. Probabilmente, scrive il quotidiano dai colloqui che hanno fatto, RedBird venderà una quota di minoranza nel 2027 a un fondo sovrano, per fornire liquidità agli investitori che desiderano vendere prima del completamento del nuovo stadio nel 2029 (Reuters smentisce questa notizia). LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan - Emerson Royal non va. Occhi in Premier League?