- Calciomercato
- Redazione
Gerry Cardinale, managing partner del fondo RedBird Capital Partners, nuovo azionista di maggioranza del Milan | AC Milan News (Getty Images)
'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola ha parlato della cessione della maggioranza del Milan da Elliott a Redbird, specificando come il lavoro per completare il passaggio delle quote ('closing') dalla famiglia Singer al fondo di Gerry Cardinale continui incessante. Questo nonostante non sia previsto un arrivo di Cardinale a Milano in tempi brevi.
La 'rosea' ha toccato l'argomento del 'vendor loan', ovvero il prestito che il venditore (Elliott Management Corporation) concederà all'acquirente (RedBird Capital Partners) per completare l'acquisizione del pacchetto di maggioranza di A.C. Milan. La valutazione complessiva, quella che ha portato le parti al 'signing' (ovvero alla stipula di un accordo preliminare), come si ricorderà, era stata quantificata in 1,2 miliardi di euro.
Fin da subito, ha evidenziato il quotidiano sportivo nazionale, era emerso come parte di questa somma sarebbe stata raggiunta con un 'vendor loan' ad un tasso di interesse del 7%, o, comunque, inferiore a quello che, comunemente, si applica nel mercato. Si tratta di una pratica diffusa in questi casi: evita al club di ricorrere a finanziamenti da parte delle banche. Le quali, logicamente, avrebbero chiesto delle garanzie a tutela del credito concesso.
Nelle scorse settimane si è parlato di 'fund raising' da parte di Cardinale, ovvero una ricerca di capitali finalizzata a diminuire l'entità di questo prestito di Elliott per il Milan. Il quale, invece, ha appreso la 'rosea', potrà arrivare anche fino al massimo previsto, ovvero 600 milioni di euro.
Improbabile, infatti, che RedBird salga a ridosso del miliardo di euro con le sue sole forze, 'abbassando' il prestito di Elliott a 200-300 milioni di euro, come, invece, sembrava in un primo momento. Qualora concesse un prestito così grande, Elliott renderebbe ancora più solida la sua partnership con RedBird e Cardinale.
Anche nel caso in cui Elliott restasse con zero quote all'interno del capitale societario del Milan dopo il 'closing'. Il prestito, ha appreso 'La Gazzetta dello Sport', sarà vincolato ad un accordo contrattualeche consentirà ad Elliott di nominare due rappresentanti nel nuovo Consiglio d'Amministrazione del Milan.
Uno sarà sicuramente Gordon Singer. L'altro, molto probabilmente, Giorgio Furlani. Qui, però, manca ancora una conferma. Difesa, il piano alternativo del Milan: le ultime news di mercato >>>
Clicca qui per: ESCLUSIVE | VIDEO| NEWS CALCIOMERCATO
© RIPRODUZIONE RISERVATA