Milan-PIF, i contatti e le cifre in un documento ben preciso
—Nei documenti dell'indagine, però, ne è spuntato uno, denominato 'AC Milan Investor Presentation', un documento interno al club rossonero presentato sin dallo scorso 19 dicembre 2023 nei summit avuti dal management del club con potenziali soci e/o investitori del mondo arabo.
Su questo documento si fa riferimento a un finanziatore a cui andrebbe il «il 41,7% delle quote tramite il riacquisto dell’80% del vendor loan per 487,5 milioni di dollari». Questo finanziatore, per la 'rosea', sarebbe il Public Investment Fund, ovvero PIF, fondo sovrano dell'Arabia Saudita dal patrimonio netto che ammonta a 861 miliardi di dollari.
PIF avrebbe rilevato buona parte del vendor loan diventando il secondo azionista
—Nel 2021 PIF ha rilevato il Newcastle, club della Premier League inglese, per 350 milioni di euro e, attualmente, ha il controllo dei quattro grandi club della Saudi Pro League, ovvero Al-Nassr, Al-Hilal, Al-Ittihad e Al-Alhi. Il piano era che PIF avrebbe rilevato buona parte del 'vendor loan' (il prestito del venditore all'acquirente) concesso da Elliott a RedBird, nel 2022, per l'acquisizione del 99,93% del Milan.
Un prestito di 550 milioni di euro, rimborsabile entro la fine del 2025, con un tasso di interesse del 7%: per dicembre del prossimo anno, dunque, Cardinale dovrà aver restituito ai Singer 665 milioni di euro, interessi inclusi, e lo avrebbe fatto grazie alla quota messa da PIF. La quota che PIF avrebbe rilevato da Elliott sarebbe stata convertita in equity - possibilità questa che non compare negli atti -, facendo del gigante saudita il secondo azionista del Milan. Ora che succederà? LEGGI ANCHE: “Cessione Milan da Elliott a RedBird, dove sarebbe il reato?”: l’analisi >>>
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