L'edizione odierna de 'La Gazzetta dello Sport' ha analizzato Chelsea-Milan, partita valida per la 3^ giornata di Champions League. La 'Rosea', immediatamente, si sofferma sulle troppe assenze rossonere che costituiscono un alibi importante. Una sconfitta che non pregiudica la qualificazione dei ragazzi di Stefano Pioli: il Salisburgo, dopo la vittoria contro la Dinamo Zagabria, diventa la nuova capolista del girone E con 5 punti, Milan e Chelsea seguono a braccetto con 4. Tutto è ancora possibile. Se si vogliono trovare segnali preoccupanti, questi possono trovarsi in una partita che ha tolto alcune certezze.
CHELSEA-MILAN
Milan, troppo Chelsea: Diavolo mai in partita, ma le assenze pesano
Eppure la partenza è stata buona: il Milan sembrava di poter guidare la partita e non subirla. Ma l'illusione dura pochi minuti. L'intensità dei padroni di casa ha avuto il sopravvento, i rossoneri hanno iniziato a rinculare e hanno iniziato a crollare dopo le continue indecisioni sui calci piazzati. Una di queste ha portato al primo gol di Wesley Fofana che, dopo il terzo colpo di testa consecutivo di un Thiago Silva mai marcato, ha ribadito in gol una mischia in area di rigore. Sempre nel primo tempo la squadra arbitrale ha annullato un gol bellissimo di Mason Mount per fuorigioco.
Il secondo tempo inizia così come era finito il primo e, nel giro di un quarto d'ora, prima Pierre-Emerick Aubameyang, poi Reece James mettono la parola fine al match. Il solito Rafael Leao prova ad accendersi più volte, ma non basta per dare la scossa ai suoi. Martedì ci sarà il ritorno e sarà obbligatorio lavorare sui dettagli perché, sottolinea 'Gazzetta', in pochi giorni è impossibile colmare un divario che nella serata di ieri è apparso evidente. Le pagelle post-partita dei rossoneri secondo la nostra redazione >>>
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