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Yonghong Li, nuovo proprietario del Milan (credits: ANSA)
"Secondo quanto riportato dal 'Corriere dello Sport – Stadio', Sino-Europe Sports, o, per meglio dire, il suo Presidente, Yonghong Li, avrebbe intenzione di chiedere a Fininvest ulteriore tempo per concludere l'affare di acquisto del 99,93% del Milan: il fondatore di SES, infatti, rimasto praticamente solo dopo che, mano a mano, i potenziali finanziatori dell'operazione si sono affrancati dall'affare, non riuscirebbe, entro il 7 aprile, data indicata in via ufficiosa per il closing del passaggio di proprietà del club, a trovare la cifra necessaria.
"Yonghong Li vorrebbe spostare a maggio la nuova 'deadline' per l'operazione Milan, e, per il 'CorSport', farebbe scattare la nuova richiesta non appena verrà data visibilità alla terza caparra di 100 milioni di euro. Visibilità, si specifica, e non il versamento, perché Sino-Europe Sports, prima di far partire un altro bonifico per le casse di Fininvest, prima vorrebbe assicurarsi di aver guadagnato altro tempo prezioso. Domani, o entro la fine di questa settimana, i cinesi dovrebbero dare a Fininvest garanzie di aver raccolto i soldi.
"I 100 milioni, attualmente, sarebbero fermi alle Isole Vergini Britanniche, paradiso fiscale dal quale era partita anche la seconda caparra, nel dicembre 2016. Sarà tutta da scoprire la reazione di Fininvest alla richiesta di un nuovo rinvio: nonostante, infatti, la conference call che c'è stata tra i vertici della holding di Via Paleocapa, Yonghong Li, Han Li e gli advisor dell'operazione, i segnali sono piuttosto neri, alimentati dal crescente pessimismo del Presidente Silvio Berlusconi in merito l'intera vicenda.
"La fiducia di Fininvest verso Sino-Europe Sports sembra essere giunta ai minimi termini: il 'Corriere dello Sport – Stadio' ha concluso spiegando come sta prendendo piede l'ipotesi che vorrebbe Fininvest in attesa di una resa ufficiale da parte di SES, poiché questa presa di posizione da parte dei cinesi indebolirebbe, di molto, le loro possibilità, anche qualora si andasse in causa, di riottenere parte dei 200 milioni di euro già versati per le prime due caparre. Una guerra che si gioca sul filo dell'equilibrio psicologico.
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