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Criscitiello, che attacco a Fabregas: poi mette in guardia il Milan e Furlani

Cesc Fàbregas Como
Il giornalista Michele Criscitiello ha stilato un lungo ed interessante editoriale incentrato su Cesc Fabregas, accostato anche al Milan
Fabio Barera Redattore 

Il giornalista Michele Criscitiello ha stilato un lungo ed interessante editoriale sulle colonne di 'Sportitalia' questa mattina, soffermandosi in modo particolare su Cesc Fabregas, allenatore del Como accostato anche al Milan. Ecco, dunque, le sue parole.

Criscitiello: "Milan, Fabregas un buco nell'acqua. Non sa stare in panchina"

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"Se l’Inter e il Milan hanno pensato, anche solo per un attimo, a Fabregas per il loro futuro allora fate passare la voglia ad Ausilio e Furlani perché sarebbe il secondo buco nell’acqua stile Thiago Motta. Lo avevamo detto tre settimane fa, lo ribadiamo oggi. Più che mai. Fabregas non è pronto per i grandi palcoscenici. Forse lo sarà tra 2, 3, 5 anni. Prima, però, deve capire che il Fabregas calciatore appartiene ad un’altra vita. Oggi sei solo l’allenatore del Como e per ambire a grandi piazze devi ancora fare tanta esperienza. Strano che uno come lui sia più quotato in Italia che in Inghilterra. Se è cosi bravo dovrebbe essere attenzionato maggiormente dalla Premier dove lo conoscono meglio per il suo passato".


"Cesc ha dei limiti oggettivi. Il primo è che non sa stare in panchina. Si agita e rincorre il quarto uomo manco fossimo in serie D. A San Siro ci vuole anche un certo stile. Quello che non ha neanche Conceicao, a dirla tutta. Fabregas non è neanche furbo, nel post partita. Sul fuorigioco ha ragione come linea di principio. Va cambiata la regola ma se oggi quella regola è scritta così, non può cambiarla lui a fine partita. Ripeto: nello specifico ha ragione e questa battaglia va combattuta tutti insieme. Un gol non si può annullare per una spalla in fuorigioco che non ti porta alcun vantaggio a 30 metri dalla porta. Non hai segnato per merito di quel millimetro".

"Tornando a Fabregas una cosa che, contro il Milan, ha dato ai nervi è stata l’esasperazione di cercare lo schema sulle palle inattive e sui calci piazzati. Estremizzare un concetto non valorizza un allenatore ma lo rende limitato. D’accordo provare mille volte le cose ma non puoi contro il Milan ogni punizione o calcio d’angolo provare uno schema che non ti riesce. Sei il Como e seppur hai i miliardi per fare la guerra a Putin devi sempre salvarti. Fabregas ha una bella squadra, i singoli sono forti eppure la classifica piange. Questo è un altro grande demerito dell’allenatore. Sicuramente ha delle qualità che nessuno gli toglie".

"Il Como gioca bene, concretizza poco, bene la fase di possesso a due tocchi ma per il resto troppe lacune e troppi black out. In sintesi: Fabregas è bravo ma non è un genio. In Italia ci sono almeno 20 allenatori più bravi di lui. Le big non facciano l’errore commesso da Giuntoli. Non guardate il nome ma guardate gioco ed esperienza. Allenare Bologna e Como è un campionato ma allenare Inter, Juve e Milan è un altro sport". LEGGI ANCHE: Milan, arriva Mendy? Nuova vita per Ibrahimovic. Leao, che attacco! >>>

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