Il 'CorSera' ha analizzato i motivi della crisi del Milan di Stefano Pioli: da Rafael Leao ai nuovi acquisti, ecco cosa c'è che non va
Da Stefano Pioli a Rafael Leao, passando per i nuovi acquisti estivi: in casa Milan, secondo il 'Corriere della Sera' oggi in edicola, nessuno è esente da colpe in questo periodo nero. Il Diavolo, di fatto, è già spalle al muro. Perché dopo quattro partite senza vittorie ed alla vigilia di una sfida da dentro o fuori contro il PSG in Champions League, la sensazione è quella di una squadra in crisi profonda.
Crisi Milan, tutte le colpe da Pioli a Leao
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Sia tattica, sia mentale. Occorre, dunque, una svolta immediata per evitare che gli obiettivi stagionali (Scudetto e ottavi di Champions) svaniscano già in autunno. Il tracollo interno contro l'Udinese, tra i fischi meritati di 'San Siro', è stato solo l'ennesimo inizio di un Diavolo che, in realtà, si è perso già da qualche settimana. Dopo la sosta di ottobre non è stato più lo stesso e il primo tempo di Napoli è stato un'illusione.
Pioli è sul banco degli imputati ed è giusto così. La società, per ora, gli conferma la fiducia. Ma tocca a lui ora meritarsela. Sabato contro l'Udinese le su scelte tattiche sono state un flop. La soluzione del doppio centravanti, con l'impresentabile Luka Jović ("operazione autolesionistica insistere su di lui", secondo il quotidiano generalista) ha sortito soltanto l'effetto di allontanare Olivier Giroud dalla porta.
Gli infortuni sono soltanto un'attenuante parziale
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La questione, però, qui è più ampia. L'attacco non segna più, la difesa incassa gol di continuo, manca la personalità e i nuovi arrivati - che pure erano partiti bene - ora sono in regressione. Gli infortuni? Attenuante parziale. Stanno mancando i leader, come Rafael Leao: "Prende 7 milioni di stipendio, non può restare a secco per otto partite consecutive", il commento del 'CorSera' sulla situazione del numero 10 rossonero.