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Zlatan Ibrahimovic (consulente RedBird per AC Milan) sarà incisivo nelle scelte per allenatore e calciomercato | Milan News (Getty Images)
Paolo De Paola, noto giornalista, ha stilato un lungo ed interessante editoriale sulle colonne di 'Sportitalia' questa mattina, facendo il punto della situazione sul Milan e sulla scelta dell'allenatore per la prossima stagione. L'ex vicedirettore de 'La Gazzetta dello Sport' ha cercato di spiegare il motivo della decisione di puntare su Paulo Fonseca piuttosto che su Roberto De Zerbi. Ecco, dunque, il suo pensiero in merito.
"Sarri o De Zerbi al Bologna, Fonseca al Milan, Motta alla Juve, Gasperini resta all’Atalanta, Pioli o Italiano al Napoli, Conte in Premier. Il domino degli allenatori monopolizza la scena nel nostro campionato. Fra mezze conferme, clamorose retromarce e colpi di scena si possono ipotizzare tanti scenari come quello proposto all’inizio. Probabilmente non finirà così, ma la scelta del tecnico è diventata fondamentale per qualsiasi società. Fateci caso: un allenatore, nel calcio moderno, fa così tanta differenza da determinare molto più interesse attorno al suo nome rispetto all’acquisto di qualsiasi giocatore. In passato non è mai accaduto. Merito della qualità tecnica italiana. Unico assente nel totonomine è il nome di Massimiliano Allegri che piace molto a qualche opinionista, ma meno ai club. Prendete il Milan. La scelta è talmente ponderata da non escludere nemmeno aspetti psicologici riguardanti le caratteristiche dell’allenatore. De Zerbi piace tanto ai tifosi rossoneri, ma meno al club a causa dei suoi “eccessi” nel catalizzare l’attenzione sui giocatori e proteggerli da tutto, società compresa. Tradotto: nel Milan si lavora di squadra e nessun tecnico terrà i giocatori lontani da decisioni o giudizi riguardanti anche i dirigenti che sovraintendono l’area tecnica. Ibra, per fare un nome concreto. Ogni società ha il suo modo di lavorare". LEGGI ANCHE: Calciomercato – Il Frosinone piomba su un talento del Milan: la situazione>>>
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