Prima o poi Hakan Çalhanoglu dovrà affrontare il suo destino e cambiare ancora una volta squadra, risparmiando ai tifosi milanisti il dolore di vederlo esultare con la maglia dell’Inter in uno stadio pieno di cuori rossoneri, come accaduto ieri sera in Coppa Italia. Una scena che i tifosi nerazzurri conoscono bene, dato che tanti calciatori hanno compiuto il salto da Pinetina a Milanello, diventando protagonisti nella storia del Diavolo: da Pirlo a Seedorf, fino ad Ibrahimovic. D’altra parte, i tifosi dell’Inter hanno anche dovuto sopportare il tradimento di Ronaldo, il Fenomeno, quando scese in campo con la maglia rossonera. Ma a Milano, le cose cambiano, eppure non cambiano mai davvero.


RASSEGNA STAMPA
Derby di Milano: il viaggio degli ex, da Calhanoglu a Pirlo, Seedorf e tanti altri
La trasformazione di Calhanoglu: da trequartista a regista
—Come riferito da Repubblica, il talento di Hakan Çalhanoglu era già noto ai milanisti. Da trequartista, nella stagione 2020/21, il turco aveva contribuito a far diventare il Milan una delle squadre più spettacolari del campionato. Ma nonostante i suoi pregi, Çalhanoglu non si sentiva pienamente valorizzato. E così, nel 2021/22, ha preso la decisione di passare all’Inter, dove Simone Inzaghi lo ha reinventato nel ruolo di regista.
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Un cambiamento che ha esaltato il suo gioco, ma che ha visto il Milan trionfare comunque, conquistando lo scudetto. Il tutto mentre l’ex rossonero assisteva in lontananza dalla sua nuova squadra, con l’immagine simbolica di Ibrahimovic che, durante la festa del Tricolore, lanciava il suo messaggio contro il turco. Tuttavia, da quel momento Çalhanoglu ha iniziato a togliersi delle soddisfazioni: prima la vittoria nella doppia semifinale di Champions League 2023 contro il Milan, poi lo scudetto con l’Inter nel 2024, festeggiato proprio nel cuore del derby.
Il passaggio da Inter a Milan: una storia riproponibile
—Il trasferimento da una sponda all’altra di Milano non è una novità, anzi, ha fatto parte della storia calcistica della città. Un momento simbolico fu il 2003/2004, quando il Milan vinse lo scudetto con un gruppo che comprendeva vari ex interisti: Andrea Pirlo, Clarence Seedorf e Christian Brocchi. Tutti giocatori che, dopo aver trovato poco spazio nell’Inter, hanno trovato la loro dimensione a Milanello. Questo scenario ha avuto ripercussioni anche al contrario, con l’Inter che ha accolto tanti ex protagonisti rossoneri, che hanno scritto la loro storia in nerazzurro.
Derby di Milano: i giocatori che hanno attraversato le due sponde
—Nel corso degli anni, diversi calciatori hanno cambiato maglia senza mai cambiare casa, continuando a vivere nel cuore di Milano: da Francesco Acerbi, che nel 2012/13 ha iniziato la sua carriera al Milan per poi diventare uno dei difensori di punta nell’Inter di Inzaghi, a Matteo Darmian, che ha mosso i suoi primi passi nel settore giovanile rossonero. Ma ci sono anche leggende più lontane nel tempo, come Giuseppe Meazza, Fulvio Collovati, Maurizio Ganz, Roberto Baggio, Aldo Serena, Edgar Davids, Christian Panucci, Hernan Crespo e Christian Vieri, che hanno fatto il passaggio tra le due squadre di Milano, senza mai perdere il legame con la città.
Il Derby di Milano ha sempre visto scambi di calciatori, che attraversano la linea tra rossoneri e nerazzurri come una naturale conseguenza della rivalità cittadina. Questo flusso continuo tra le due sponde milanesi ha reso il derby non solo una battaglia sportiva, ma anche una sorta di palcoscenico dove si incrociano destini e storie di carriera.
Il caso calhanoglu: una storia di rivalità e soddisfazioni
—Con Hakan Çalhanoglu, però, la storia si arricchisce di un altro capitolo emblematico. I tifosi dell’Inter possono ora gioire della sua presenza, con il turco che ha portato nuove soddisfazioni, soprattutto in Coppa Italia e Champions League, mentre i milanisti, purtroppo, si trovano a fare i conti con l’ex protagonista che ora indossa la maglia del “nemico”. Il legame con la città di Milano, però, non è mai stato interrotto, e il derby continua ad alimentare quella rivalità che è sempre stata la linfa del calcio cittadino.
Alla fine, il passaggio da una sponda all’altra non fa che rafforzare una tradizione calcistica unica, dove le storie di giocatori che hanno vestito entrambe le maglie sono parte integrante del fascino del derby. LEGGI ANCHE: Il Derby non è più un tabù. L'Inter soffre il Milan e si ringrazia ... Fonseca
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