Derby Inter-Milan, Fonseca a rischio esonero
—«Le voci sulla mia panchina o sulla società che sta contattando altri allenatori. - ha spiegato Fonseca - dentro a Milanello non sono arrivate. Io ho cinquantuno anni e, se ascolto le tv o leggo i social, non posso concentrarmi sul lavoro che devo fare. Per me è importante ciò che sento dalle persone che mi stanno intorno. La visita di Zlatan Ibrahimović? Ho sempre sentito la fiducia del club. Al mio futuro non penso: contano solo la squadra e il risultato. Dopo la sconfitta contro il Liverpool ho visto tre allenamenti fantastici».
Il quotidiano sportivo nazionale ha evidenziato come sembra sia davvero difficile che Fonseca si sia isolato del tutto, o che abbia lavorato senza condizionamenti mentali. Il risultato del derby Inter-Milan avrà un peso decisivo sul futuro rossonero di Fonseca ma lui, nella chiacchierata con la stampa, ha sottolineato: «C’è grande frustrazione per i risultati ottenuti finora, ma anche la consapevolezza che siamo tutti uniti per uscire da questa situazione. Il derby può essere una partita importante per noi, un incontro dal quale guadagnare tanto perché avremo di fronte una formazione forte».
Quelle di Fonseca, per 'La Gazzetta dello Sport', tutto sono sembrate fuorché le parole di un allenatore rassegnato. «Finora non abbiamo avuto continuità di rendimento, ma il gruppo è in crescita e dobbiamo pensare positivamente. Le spiegazioni per questa partenza difficile? Non mi interessano e non voglio trovare scuse. Rifarei tutto quello che ho fatto perché non faccio quello in cui non credo».
Frasi, queste, pronunciate con un volto tirato, nel tentativo di 'veicolare tranquillità' all'esterno, anche se è palese come lui non possa averla. Il ruolo, però, gli impone anche di 'bluffare' per non appesantire l'ambiente e per non minare il morale del gruppo. «A questo derby arrivo con fiducia - ha ribadito Fonseca alla vigilia di Inter-Milan - e trasmetto questo sentimento perché è quello che ho dentro. Non vengo a raccontare bugie in conferenza stampa: io dico la verità».
"Il miglior modo di vincere è di tenere il pallone e giocarlo"
—Ma come intende vincerlo, questo derby che può salvargli la panchina, il buon Fonseca? «Ogni partita abbiamo una strategia diversa, a seconda della formazione che ci troviamo di fronte, ma io non so dare la palla all’avversario e difendermi. Il miglior modo di vincere è tenere il pallone e giocarlo. Continuerò a chiedere questo ai miei uomini. Dal mercato ho ricevuto tutto ciò che avevo bisogno per costruire una squadra fortissima, ma ancora non lo siamo. C’è bisogno di lavoro».
I fantasmi di Sarri, Tudor e Allegri aleggiando sul nativo del Mozambico e, da stanotte, potrebbero anche farsi più 'corporei'. Fonseca, però, ha dichiarato di sentirsi sempre "un leone", e non un gattino, e, pertanto, combatterà sul campo per non mollare in maniera ampiamente prematura la panchina del Diavolo. LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan – Prime idee per il 2025: c’è anche un colpo da sogno >>>
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