Inter-Milan, l’analisi: “Un derby vinto in difesa e senza pressing alto”

Come riporta Tuttosport, la partita che molti avevano pronosticato come l'ultima panchina di Paulo Fonseca al Milan si è invece trasformata in un trionfo tattico per il tecnico portoghese. Il derby di Milano, sempre carico di aspettative e tensione, ha visto i rossoneri prevalere meritatamente contro l'Inter. Una prestazione solida e ben orchestrata, soprattutto dal punto di vista difensivo.

La chiave del successo del Milan è stata l'approccio strategico di Fonseca. Ha saputo adattare il suo piano gara alle caratteristiche degli avversari, rinunciando al pressing alto che aveva segnato negativamente le precedenti stracittadine. L'ex allenatore della Roma ha optato per un blocco medio, impostando una difesa a 4-2-4 in fase di non possesso. Questo schieramento aveva lo scopo di chiudere i corridoi centrali, lasciando agli uomini di Inzaghi le fasce laterali. Se nel primo tempo l'Inter ha cercato di sfruttare i cambi di gioco per aggirare il blocco milanista, col passare dei minuti i nerazzurri hanno iniziato a perdere incisività.

La vera svolta è avvenuta nel secondo tempo, quando il Milan ha saputo sfruttare al meglio le transizioni offensive. Giocatori come Reijnders, Abraham e Pulisic sono stati abili a colpire la difesa avversaria in profondità, sia attraverso passaggi verticali sia con azioni individuali. Le difficoltà crescenti dell'Inter hanno portato Inzaghi a rivoluzionare il centrocampo, ma senza successo. Fonseca ha saputo imporre il proprio gioco senza palla, dettando il ritmo e mettendo in crisi i campioni d'Italia nonostante il possesso palla fosse favorevole ai nerazzurri. LEGGI ANCHE: Milan, per Pulisic momento magico: respinta al mittente questa critica >>>