Ordine: "Ci sono due Fonseca in uno"
—"È come se ci fossero due Fonseca in uno. Quello che parla e spiega il suo calcio allo spogliatoio senza riuscire forse a entrare nella testa del gruppo. E quello che poi assiste alle partite dei suoi dei quali riconosce con estrema franchezza qualità e difetti. «Ho ricevuto dalla società una squadra fortissima. Siamo diventati una squadra fortissima? La risposta è ancora no»: più brutale di così non si può. Come fa in altri passaggi prendendo spunto dalla sfida di Champions. «Avete visto Salah? Non ha toccato tanti palloni, il primo è finito contro la traversa» ripete quasi per far intendere la differenza tra la stella dei Reds e quelli di casa sua, devono incidere di più".
"Ma la frase simbolo è quella successiva quando scava la differenza tra Milan e Liverpool. «Avete visto come hanno reagito gli inglesi quando hanno subito il gol dopo appena 3 minuti? Non hanno cambiato una virgola del loro atteggiamento e del loro gioco. Così dovremmo fare anche noi. Perché c'è modo e modo di vivere le varie fasi della partita». La sua analisi, lucida verrebbe da aggiungere perché fotografa una sorta di crollo emotivo così da consegnarsi al loro raddoppio. A proposito della famosa frase di Ibra, Fonseca fa sapere di sentirsi leone anche lui ma non è questo il punto centrale che rimane l'idea di calcio".
"«Se ho la palla posso avere più possibilità di vincere». Ripete e probabilmente nella testa gli frulla l'idea di correggere lo schieramento in un 4-4-2 con doppio centravanti Morata-Abraham, sacrificando Loftus-Cheek e riportando forse Gabbia in difesa al fianco di Pavlovic. Sembra una tattica super-coraggiosa per una sfida da dentro o fuori riferita alla sua panchina e al suo incarico fresco di qualche mese appena". LEGGI ANCHE: Femminile, Pagelle Inter-Milan 1-1: Laurent entra e carica le rossonere >>>
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