Sul momento dei rossoneri
—"L’ho visto contro il Liverpool ed è stato un dolore. Ai rossoneri, in questo momento, manca tutto e ritrovarlo in pochi giorni non è cosa semplice. In campionato ha vinto una sola partita, contro il Venezia: troppo poco per un club che vorrebbe diventare leader nel calcio mondiale. È vero che Fonseca è alla sua prima stagione, è vero che bisogna lasciargli il tempo di lavorare, ma è altrettanto vero che, perlomeno per quello che si è visto in questo avvio, il Milan non è una squadra. Undici giocatori sparpagliati per il campo, ecco che cosa sono. Non sanno che cosa devono fare in fase di costruzione e in fase di ripiegamento, non sono un blocco unico, non c’è sinergia tra i reparti. In questo momento è necessario che la società sostenga l’allenatore, gli dia protezione e fiducia".
Le colpe solo dell'allenatore?
—"Per uscire da questo problema esiste un solo metodo: il lavoro. Facile dare la colpa a Fonseca, come sento in giro. Ma allora io dico: perché non darla a questo o a quel giocatore? La verità è che non esiste un solo colpevole: tutti sono responsabili e tutti insieme devono riuscire a trovare la chiave per tornare a essere una squadra di alto livello. Il derby può rappresentare una svolta per i rossoneri, ma servono continuità di rendimento e di risultati". LEGGI ANCHE: Derby Inter-Milan, probabili formazioni: Fonseca ha scelto il terzino (LIVE) >>>
© RIPRODUZIONE RISERVATA