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Dolce&Gabbana: “Ibrahimovic? Torna nella città che lo ama”

"La Gazzetta dello Sport", ha realizzato un'intervista a Domenico Dolce e Stefano Gabbana, ex vicini a Milano di Zlatan Ibrahimovic

Salvatore Cantone

CALCIOMERCATO MILAN - La Gazzetta dello Sport, in edicola questa mattina, ha intervistato Domenico Dolce e Stefano Gabbana, ex vicini di casa di Zlatan Ibrahimovic ai tempi della sua prima esperienza rossonera: "Lui e Domenico - racconta Gabbana — avevano la stessa auto, una volta sono salito per sbaglio sulla sua pensando che fosse Domenico che mi aspettava per andare in ufficio. Ci siamo fatti una risata. Zlatan è un tipo simpatico, e un campione come lui resta tale anche a 38 anni. E poi è un personaggio".

Zlatan nel 2012 lasciò Milano a malincuore e a Parigi non si trovò bene...

"Beh, una fortuna per noi. Troverà una Milano che è cresciuta moltissimo. Expo ha dato una grande accelerata, ma non c’è stata soltanto Expo. Pensiamo a Porta Nuova, a City Life, a tanti locali nuovi, a un aeroporto accogliente, praticamente in centro... Non siamo più soltanto una città dove si lavora. Milano è una città di bellezza e di cultura".

E di moda naturalmente.

"Noi ci siamo realizzati a Milano, per noi resta la città più importante del mondo. Si sta trasformando ma in fondo resta sempre se stessa. Elegante e sobria, una città nascosta con tanto da scoprire. Noi da sette anni facciamo alta moda e ogni inverno sfiliamo a Milano. Portiamo in città persone straniere e ci accorgiamo che Milano piace sempre di più. Molti se ne innamorano".

Zlatan viene da Los Angeles, dimensione completamente diversa...

"Beh, da milanesi preferiamo Milano. A Los Angeles si sta sempre in auto, a Milano almeno si può passeggiare, esiste un centro. Certo, il clima in California è migliore, però ormai a Milano il cielo è spesso azzurro. Non esiste più nemmeno la nebbia, meglio di così... E poi qui Zlatan è molto amato, ci starà ancora bene".

Troverà una città migliore, troverà anche nuovi simboli?

"Noi stiamo sul classico, il simbolo di Milano nonostante tutti i cambiamenti e le nuove cose belle che ci sono resta il Duomo. È l’emblema perfetto dello stile di Milano".

Milano resta un posto elegante?

"Lo stile resta quello di una città dalle bellezze nascoste, anche se appunto molto è cambiato, in meglio".

A proposito di stile, come è stato in quegli anni vestire il Milan?

"Una bella esperienza, noi con gli sportivi ci siamo trovati sempre bene. Abbiamo vestito anche l’Italia senza nessun problema. Ogni calciatore ha la propria fisicità, ma è così anche con i clienti che vengono in negozio. E comunque i calciatori , gli sportivi in generale, sono eleganti nel portamento. Penso ai Milan del passato, penso a Maldini, Pirlo, tanti altri. Eleganti e con mogli eleganti".

Chi era il vostro preferito?

"Gattuso. Nonostante il fatto che non fosse molto alto era un piacere vestirlo. Un personaggio verace, con un suo stile. Come Ibrahimovic".

Il vostro ex vicino di casa torna in città. Dategli qualche consiglio per i primi giorni, una guida per questa Milano diversa.

"Allora Zlatan, vai a mangiare cinese in piazza Tricolore, c’è un ristorante ottimo. Poi la sera potresti andare a berti una cosa alla Terrazza Martini, anche se probabilmente ci sarai stato altre volte. Ma da lì ci si immerge sempre nello spirito di Milano. Poi potresti andare a farti una passeggiata a City Life e per la spesa vai all’Esselunga di piazza Gae Aulenti, che è comodissima".

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