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Donnarumma e i fischi di ‘San Siro’: i milanisti non hanno dimenticato
'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola, commentando il successo (2-1) dell'Italia di Luciano Spalletti a 'San Siro' contro l'Ucraina, si è soffermata su Gianluigi Donnarumma, portiere azzurro. Non è stata, infatti, una partita semplice per Donnarumma, tra applausi, fischi ed un paio di parate. Prima e durante il match, per lui, non ci sono state soltanto 'carezze'.
I compagni di Nazionale lo hanno difeso, basti pensare alle parole di Davide Frattesi (LEGGI QUI LE DICHIARAZIONI). Il C.T. lo ha responsabilizzato, dandogli la fascia di capitano. Questo, però, non è bastato a Donnarumma per evitare la prevedibile contestazione di quello che, fino al maggio 2021, è stato il suo stadio.
Quando è sceso in campo per il riscaldamento, insieme agli altri due portieri Guglielmo Vicario ed Alex Meret, e poi quando lo speaker ha letto le formazioni ufficiali, sono arrivati fischi per Donnarumma. I quali si sono inevitabilmente moltiplicati nel secondo tempo, quando il numero uno azzurro è andato a parare sotto la Curva Sud, cuore del tifo del Milan.
Donnarumma avrebbe fatto volentieri a meno di quei fischi che, ha commentato la 'rosea', ha finto di non sentire salutando verso gli spalti prima del via. Il ragazzo ha capito che erano più dettati dall’addio al Milan, a parametro zero due estati fa per andare al PSG, che dall’errore costato l’1-1 a Skopje sabato. I milanisti non hanno dimenticato il suo addio e non perdono occasione per ricordarglielo. Milan, ecco il centrocampista per gennaio >>>
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