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Zlatan Ibrahimovic, attaccante del Milan (credits: GETTY Images)
"CALCIOMERCATO MILAN - Domani, in occasione di Milan-Sampdoria, gara delle ore 15:00 a 'San Siro', avverrà (resta da vedere se dall'inizio o a gara in corso) il nuovo debutto di Zlatan Ibrahimovic con la maglia rossonera. Il 'Corriere dello Sport' in edicola questa mattina ha dedicato un approfondimento sull'attaccante svedese, compiendo un viaggio a ritroso nella sua lunga e vincente carriera.
"In oltre 20 anni sui campi di calcio, Ibrahimovic ha cambiato 9 squadre (Malmö, Ajax, Juventus, Inter, Barcellona, Milan, PSG, Manchester United, Los Angeles Galaxy) ed avuto tanti compagni di squadra. Alcuni si sono schierati con lui, al suo fianco e con questi, tuttora, lo svedese conserva un rapporto speciale. Altri, invece, sono stati sin da subito contro di lui. E, in qualche circostanza, hanno pagato le conseguenze di questo.
"Il 'CorSport', per evidenziare la personalità, straripante, di Ibrahimovic, ha ricordato che si racconta come, a 19 anni, quando entrò per la prima volta nello spogliatoio dell'Ajax, abbia fissato uno ad uno i suoi nuovi compagni dicendo: "Io sono Zlatan: voi chi ca..o siete?". Forse una leggenda, ma, senza dubbio, se non l'avrà fatto l'avrà pensato. Ibrahimovic, però, è un buono e ha trovato spazio nel suo cuore per tante persone.
"È molto amico di Gudmundur Mete, difensore islandese di origini turche, anch'egli del 1981, suo compagno di squadra ad inizio carriera nel Malmö. All'Ajax c'era un rapporto di odio reciproco con Rafael van der Vaart, ma aveva un ottimo rapporto con l'egiziano Mido (visto anche in Italia, nella Roma): fecero pace dopo che l'attaccante africano gli tirò un paio di forbici nello spogliatoio dopo un litigio avuto sul terreno di gioco.
"L'amico del cuore, però, è il brasiliano Maxwell, conosciuto ad Amsterdam, nell'Ajax, e con cui ha giocato insieme anche per Inter, Barcellona e PSG. Quando Ibrahimovic arrivò in Olanda, senza un soldo, andò a dormire a casa sua. "Gli mangiavo tutto quello che aveva in casa, gli sarò eternamente grato", ha raccontato, qualche anno fa, Ibrahimovic nella sua autobiografia. Lo svedese considera il brasiliano l'uomo più buono del mondo.
"Alla Juventus, ha ricordato il 'CorSport', ci fu un litigio iniziale con Patrick Vieira, poi, però, i rapporti si rinsaldarono: vennero ceduti insieme all'Inter e, ancora oggi, la stima reciproca tra i due è tantissima. Freddini furono i rapporti con Alessandro Del Piero, di stima quelli con Gianluigi Buffon, più solidi quelli con Pavel Nedved (Mino Raiola era anche procuratore del centrocampista ceco), ottimi quelli con Lilian Thuram, che, in allenamento, lo riprendeva affettuosamente dicendogli: "Sei stupido, ma imparerai".
"All'Inter ritrovò Sinisa Mihajlovic, con cui si era scontrato da avversario, legando tantissimo. Al Milan fece amicizia con Gennaro Gattuso, Ignazio Abate ed aveva un rapporto di ammirazione con Ronaldinho. Al Barcellona era molto amico di Gerard Piqué, mentre non divenne mai 'amicone' di Lionel Messi, pur stimandolo tantissimo ed andando d'accordo. Meglio sorvolare, invece, sul rapporto con l'allora tecnico blaugrana, Pep Guardiola.
"Al PSG, oltre Maxwell, era amico di Thiago Silva, con cui aveva già giocato al Milan; scintille, invece, con l'attuale juventino Adrien Rabiot. Al Manchester United ha fatto da fratello maggiore a Paul Pogba. L'episodio, invece, che resterà scolpito, epicamente, nella mente dei tifosi è la scazzottata, avvenuta a Milanello, tra Ibrahimovic ed il difensore statunitense di origini nigeriane, Oguchi Onyewu, nella sua prima stagione rossonera, 2010-2011.
"È stato l'unico, probabilmente, da cui Ibrahimovic le ha prese, uscendo con una costola rotta dal match contro Onyewu, il quale aveva, per stessa ammissione di Ibrahimovic, "le dimensioni di una casa". Intanto, oggi, anche di Ibrahimovic ha parlato il tecnico rossonero, Stefano Pioli, in conferenza stampa: per le sue dichiarazioni, continua a leggere >>>
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