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Cessione del Milan dal fondo Elliott a InvestCorp presieduto da Mohammed Al Ardhi? | AC Milan News (Getty Images)
Il 'Corriere dello Sport' oggi in edicola parla della possibile cessione del Milan al fondo InvestCorp poiché arrivano sempre più conferme di una trattativa in fase avanzata che potrebbe chiudersi nel giro di tre o quattro settimane. La discriminante stadio, però, potrebbe cambiare le carte in tavola e, a conti fatti, anche il prezzo fissato dal fondo Elliott per vendere il club rossonero.
Secondo le ultime indiscrezioni, dopo una lunga fase di 'due diligence', attualmente in corso, il closing tra Elliott e InvestCorp per la cessione del Milan sarebbe previsto per inizio maggio. Ovvero, al termine del mese di trattativa in esclusiva tra la proprietà statunitense ed i potenziali acquirenti del Bahrein. Però, come anticipato, la questione stadio potrebbe andare a modificare l'offerta per la compravendita del Milan.
I rossoneri, come noto, stanno lavorando da tempo con l'Inter per la costruzione del nuovo stadio a Milano, sempre in zona San Siro. Le difficoltà, però, incontrate con il Comune hanno dilatato le tempistiche, facendo spazientire entrambi i club. Senza l'ok politico al nuovo stadio, il Milan potrebbe essere ceduto per un miliardo di euro. Nel caso in cui, invece, arrivassero rassicurazioni sulla realizzazione del nuovo impianto, Elliott potrebbe vendere il Milan a InvestCorp ad un prezzo anche più alto.
Questo, forse, è il motivo per cui la proprietà rossonera, da settimane, spinge per accelerare i tempi e ha preso anche in esame altre location (come Sesto San Giovanni) alternative alla zona di San Siro dove sorge attualmente lo stadio 'Giuseppe Meazza'. Questi sono giorni di analisi e di dialogo. La chiusura dell'operazione potrebbe arrivare in tempi brevi e il Diavolo, dunque, avere presto un nuovo proprietario.
Solitamente, quando c'è l'avvento di un nuova proprietà, si assiste sempre ad un cambio radicale del management. Nel caso del Milan, la figura più 'chiacchierata' secondo il quotidiano romano è quella del direttore tecnico Paolo Maldini, in scadenza di contratto come il direttore sportivo Frederic Massara e tutto il reparto scouting. Per InvestCorp, però, sarebbe rischioso 'toccare' un dirigente come Maldini, figura storica del Milan e riferimento per la piazza rossonera.
Maldini e Massara, dunque, dovrebbero proseguire il loro cammino in rossonero anche qualora il club passasse in mano al fondo del Bahrein. Continuando, così, nell'opera di ricostruzione che, grazie ad Elliott, ha riportato il Diavolo in alto dopo tante stagioni complicate. Come si comporterebbe il fondo arabo gestito da Mohammed Al Ardhi nel calciomercato estivo? Se si guarda al modus operandi di altri fondi arabi nel calcio, si potrebbe pensare ad un modo aggressivo.
Soprattutto all'inizio, in altre realtà, i fondi arabi si sono presentati con un mercato dispendioso, anche per lanciare subito un segnale di potenza. Ciò potrebbe succedere anche al Milan con InvestCorp. D'altronde, Elliott lascerebbe un club sano ed una squadra giovane. La quale, però, andrebbe ulteriormente rinforzata per diventare competitiva in Champions League oltre che in Serie A. Via Rebic? Il Milan torna su un vecchio amore: le ultime news di mercato >>>
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