INTERVISTE

Boban rivela la verità sul suo addio al Milan e spiega perché lo contesta in tv

Daniele Triolo Redattore 

«Com’è avvenuto? Per un'intervista che io ho trovato sacrosanta. Dopo pochi mesi ci siamo trovati a non avere né appoggio né fiducia. Loro volevano portare Rangnick, avevano cominciato a parlare. Noi non siamo riusciti ad avere un chiarimento. In quel momento lì dopo la correzione del mercato, dopo il cambio allenatore dove abbiamo avuto anche il coraggio di ammettere un nostro errore che non pensavamo, ma l'abbiamo commesso in buona fede. Dopo il mercato di gennaio, con l'arrivo di giocatori importanti come Kjær, Saelemaekers e Ibrahimović e la cessione di Suso e Piątek, non siamo riusciti a chiarire la nostra posizione, così ho dovuto farlo pubblicamente perché la proprietà già aveva cominciato ad avere contatti con Rangnick per la stagione successiva, cosa che si è verificata anche nella stessa intervista che Rangnick ha fatto. Io ho fatto un'intervista credo molto corretta e loro mi hanno licenziato per giusta causa. Siamo ancora in tribunale, mi spiace ma la vita è così».

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