Tonali, scommesse anche sul Milan? Una vicenda da chiarire
—Nel corso dell’interrogatorio, gli inquirenti hanno chiesto conto al centrocampista di quanto emerso dagli atti dell’indagine in corso. Ovvero che avrebbe puntato su siti illegali. Con il sospetto — che le indagini dovranno certificare — di averlo fatto pure su sfide del Milan, ma senza averne alterato i risultati.
Insomma, nessuna frode sportiva. Un passaggio chiave, per Tonali, in vista delle future decisioni della giustizia sportiva. Tonali vorrebbe seguire lo stesso iter di Nicolò Fagioli. Il quale è arrivato ad ammettere le proprie responsabilità e ad a patteggiare, ottenendo, così, uno sconto di pena.
Il giocatore vuole patteggiare: squalifica superiore a quella di Fagioli
—Una sanzione che, però, in caso fossero verificate le indiscrezioni di puntate sulla propria squadra, sarà giocoforza superiore a quella comminata a Fagioli, ovvero 7 mesi di squalifica più 5 mesi di riabilitazione. Il punto di partenza dell'indagine è l'ipotesi di reato di esercizio abusivo di gioco o scommesse, come previsto dall’articolo 4 della Legge numero 401 del 1989.
Da lì, però, gli investigatori vogliono setacciare tutti i contatti del giocatore, con colleghi ed, eventualmente, con qualcuno che stava dietro al giro di scommesse clandestine.
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