CRONACA

Tonali, scommesse sul Milan: ma per Chinè non c’è illecito sportivo

Daniele Triolo Redattore 

Sandro Tonali ha piazzato scommesse sportive su piattaforme illegali anche sul Milan. Non ha però mai alterato i risultati delle partite

Il 'Corriere dello Sport' oggi in edicola ha fatto il punto della situazione su Sandro Tonali, ex centrocampista del Milan oggi al Newcastle, che nei giorni scorsi ha ammesso alla Procura di Torino e alla Procura della F.I.G.C. di aver effettuato scommesse sportive su piattaforme illegali. Puntando anche sulle partite dei rossoneri.

Tonali si è autodenunciato, come Nicolò Fagioli della Juventus, per ottenere il patteggiamento. La violazione dell'articolo 24 del Codice di Giustizia Sportiva prevedrebbe, in questi casi, tre anni di squalifica. Patteggiando, però, la pena si dimezza. Con l'aggravante, però, per il numero 8 delle 'Magpies', di aver puntato su gare del club per il quale era tesserato.

Scommesse sul Milan, niente illecito per Tonali

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I legali di Tonali, per il 'CorSport', vorrebbero chiudere l'accordo con un anno di squalifica più cinque mesi di percorso riabilitativo. La Procura, invece, vorrebbe un anno e due mesi di stop, più i cinque mesi di percorso alternativo. Nell'incontro previsto tra le parti nella giornata di lunedì potrebbe arrivare la stretta di mano.

Questo per quanto concerne il lato sportivo. Ma la Procura di Torino, intanto, ha fatto sapere che l'analisi delle chat e dei dati sul cellulare di Tonali (che il PM vuole riascoltare) non è ancora finita. E che potrebbe uscire altro. Come, per esempio, nomi di calciatori a conoscenza della situazione i quali, per il reato di omessa denuncia, potrebbero essere squalificati per sei mesi.


La giustizia sportiva spera di chiudere rapidamente la storia, anche perché la squalifica di Tonali per scommesse sul Milan e non solo non varrà solo nel campionato italiano, ma anche in quello inglese e nelle competizioni internazionali. Per questo motivo la UEFA è in pressing sulla F.I.G.C., chiedendo aggiornamenti quotidiani sulla questione.

In caso contrario, squalifica di 4 anni non patteggiabile

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Il 'Corriere dello Sport', poi, ha evidenziato come, al momento, non risulti l'ipotesi di 'illecito sportivo', ovvero "il compimento, con qualsiasi mezzo, di atti diretti ad alterare lo svolgimento o il risultato di una gara o di una competizione ovvero ad assicurare a chiunque un vantaggio in classifica".

Per tale reato, violazione dell'articolo 30 del Codice di Giustizia Sportiva, la squalifica sarebbe di almeno quattro anni non patteggiabili. Per il Procuratore Federale, Giuseppe Chinè, in questo caso non si configura l'illecito. Tonali ha dichiarato di aver puntato a vincere, trovando fiducia, autostima e motivazioni nello scommettere su un risultato positivo della squadra. Milan e Juventus, sfida per un comune obiettivo di mercato >>>


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