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Fair Play Finanziario UEFA, ecco perché si sta indagando sul Milan

Ivan Gazidis AC Milan UEFA Fair Play Finanziario

Tra marzo e aprile Milan in audizione dalla UEFA per discutere del Fair Play Finanziario. All'ordine del giorno il Settlement Agreement

Daniele Triolo

'Gazzetta.it' ha trattato l'argomento Fair Play Finanziario, visto che la UEFA è tornata a bussare alle porte del Milan. Il FFP, alla luce di quanto successo in questi due anni di pandemia, sembra essere meno 'minaccioso' degli scorsi anni. Ma, comunque, resta un carico di imponderabilità che non può mai essere sottovalutato.

La speranza del Milan, così come quella degli altri club coinvolti, è che la UEFA, per il Fair Play Finanziario, non opti per il pugno duro. In considerazione del quadro economico generale del calcio martoriato dagli effetti del CoVid. Il club rossonero, dietro precisa indicazione del fondo Elliott, si è mosso è in questi ultimi due anni proseguendo nella linea di una gestione virtuosa.

Ovvero, nonostante il Fair Play Finanziario UEFA sembrasse accantonato, il Milan ha manovrato il denaro come se dovesse periodicamente renderne comunque conto a Nyon, anche se in realtà non è più stato così. In pratica, il Diavolo ha scelto di rimanere sui binari corretti, di modo da non trovarsi spiazzato nel momento in cui il FFP, logicamente, sarebbe tornato d'attualità. Come successo adesso, con decine di club avvisati dalla UEFA.

Ivan Gazidis AC Milan

Tra cui il Milan. Ma con basi ben diverse delle stagioni precedenti, perché il Milan ha migliorato drasticamente il suo bilancio, passando da un rosso di 194 milioni di euro (al 30 giugno 2020) ad uno di 96 (al 30 giugno 2021). E, inoltre, le proiezioni per il bilancio che sarà chiuso al 30 giugno di quest'anno parlano di -40. In pratica, a pochi passi da quel -30 (break even) che la UEFA indica come disavanzo massimo in tre anni (divenuto, poi, quadriennio causa CoVid).

Insomma, se tutte le proiezioni saranno rispettate, il Milan è ad un passo dal rientrare nei parametri del Fair Play Finanziario UEFA. Non abbastanza, però, da evitare potenziali sanzioni. Tra questo mese di marzo ed aprile se ne discuterà in audizione a Nyon, quando all'ordine del giorno ci sarà il Settlement Agreement. Ovvero una sorta di 'patteggiamento' con il quale una società può concordare con la UEFA le sanzioni e il percorso per rientrare nei parametri del FFP.

I club coinvolti, Milan, inclusi, come detto si aspettano che la UEFA scelga la linea della clemenza causa pandemia. In Via Aldo Rossi, per giunta, ritengono di aver fatto tutto il possibile per risultare virtuosi agli occhi della UEFA. Comportamento che, in effetti, da quanto filtra a Nyon hanno apprezzato molto. In ogni caso, il Milan, per prudenza, ha deciso di integrare lo stanziamento al fondo rischi "a copertura del rischio derivante dall'applicazione di eventuali sanzioni economiche". Chelsea in vendita, Milan sul bomber dei 'Blues': le news di mercato >>>

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