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Mattia Caldara, con Leonardo e Scaroni (acmilan.com)
Tutta questione di letture: da una parte quelle in campo, fondamentali per capire in anticpo lo sviluppo del gioco, ma anche quelle fuori dal terreno di gioco. "L'ho preso perchè legge Dostoevskij": ha parlato così, ieri, Leonardo, in merito a Mattia Caldara, nuovo difensore rossonero. Quest'ultimo ha confermato: "Tanti miei compagni si rilassano giocando alla playstation, io preferiscono stare da solo leggendo un buon libro". Nessuna volontà di darsi un tono, come sottolinea la Gazzetta dello Sport in edicola stamattina, nelle parole del 24enne, sballottato dal mercato e dal fuso orario.
Lui e Higuain, avversari gli anni passati, compagni di squadra (e di avventure): nemmeno il tempo di incrociarsi alla Juve ed eccoli insieme in rossonero. Anzichè alla Continsassa, ecco la foto insieme sulla terrazza vista Duomo: "Auguro a Gonzalo di aiutarmi a vincere qualcosa già quest'anno, perchè ho 24 anni e non ho ancora vinto niente. Finalmente gioco con un campione di questo livello, la punta più forte degli ultimi anni in A".
Solamente due anni fa, Mattia cercava spazio nell'Atalanta: "Non ho mai ricevuto un'accoglienza del genere: scegliere il Milan è stato facile, è un club in cui si fa la storia. Qui avevo due ex compagni come Conti e Kessié: dobbiamo molto a Gasperini, mi ha insegnato a restare concentrato quando hai tre impegni in settimana". Sulle spalle, ora, Mattia è pronto a vestire quel 33 che fu di Thiago Silva: "Magari facessi al Milan la metà di quello che ha fatto lui, ma non è l'unico campione che rende pesante l'eredità. Qui hanno giocato Maldini e Nesta, non sarà facile esibirsi a San Siro, ma è lo stadio in cui ogni bambino sogna di giocare, sarà un'emozione fortissima".
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