La UEFA ha revocato l'assegnazione della finale della Champions League 2026-2027 allo stadio 'Giuseppe Meazza' di San Siro, a Milano
'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola ha ricordato come, nella giornata di ieri, la UEFA - con un comunicato ufficiale - abbia revocato l'assegnazione della finale della Champions League 2026-2027 allo stadio 'Giuseppe Meazza' di San Siro, a Milano. Si trattava di un'assegnazione "con l'asterisco". Non c'era ancora la conferma della sede, in via definitiva, per i dubbi della UEFA sul futuro dell'impianto sportivo meneghino.
Ieri la decisione da Nyon. «Dato che il Comune non può garantire che lo stadio non sarà oggetto di lavori nel 2027, è stato deciso di non assegnare la finale a Milano e di riaprire il procedimento per l’assegnazione di una sede opportuna, con la scelta che avverrà verosimilmente tra maggio e giugno 2025». Una beffa, ha commentato la 'rosea', per San Siro. Specialmente alla luce di ciò che era emerso, lo scorso 13 settembre, nell'ultimo incontro tra Milan, Inter e Sindaco di Milano, Giuseppe Sala.
San Siro perde la finale di Champions League 2027
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Ovvero, che i due club non avrebbero considerato fattibile l'ipotesi di lavori di ristrutturazione per lo stadio di San Siro e che avrebbero scelto la via della realizzazione di un nuovo stadio. In sostanza, San Siro non sarà ristrutturato e le due squadre di Milano andranno a giocare altrove. Il Milan lavora sempre sulla soluzione di un suo nuovo stadio a San Donato Milanese, dove ha già comprato e bonificato terreni. L'Inter ha un diritto di esclusiva nell'area di Rozzano fino a gennaio 2025.
Ma dopo l’ultimo meeting a Palazzo Marino - ha incalzato il quotidiano sportivo nazionale - avrebbe ripreso slancio l’opzione di un impianto comune - ma di proprietà e diviso al 50% - nell’attuale area di San Siro. Per questo la UEFA, evidentemente stanca di aspettare, ha deciso di non rischiare e di procedere al cambiamento della sede per la finale di Champions League della stagione 2026-2027.