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Il gol di Hakan Calhanoglu (centrocampista AC Milan) in Fiorentina-Milan 2-3 (Serie A 2020-2021) | News (Getty Images)
'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola ha analizzato Fiorentina-Milan, gara della 28^ giornata di Serie A disputatasi ieri pomeriggio al 'Franchi' e terminata 2-3 per i rossoneri di Stefano Pioli. La 'rosea' ha evidenziato come il Diavolo, in questa stagione, sia sempre stato capace di rialzarsi dopo le mazzate subite.
La prima volta, dopo il trittico di gare contro Spezia, Inter ed Udinese. Stavolta, dopo le battute d'arresto contro Napoli e Manchester United. Ma non soltanto. Perché ieri, in Fiorentina-Milan, immediatamente a segno con il 15° gol in altrettante partite di campionato per Zlatan Ibrahimović, i rossoneri sono anche riusciti a ribaltare le reti di Erick Pulgar e Franck Ribéry.
Con una grande reazione, dunque, il Milan è riuscito a battere la Fiorentina con i gol di Brahim Díaz e Hakan Çalhanoğlu, portandosi a +4 dalla Juventus, sconfitta in casa contro il Benevento. Sono ben 9 i punti di vantaggio sulla Roma; restano 6 quelli di vantaggio sul Napoli, quinto in classifica. Senza dimenticare che solo comunque 6 i punti dall'Inter, attualmente capolista.
Da Firenze, insomma, il Milan di Pioli è ripartito con la sensazione di essere rifiorito, e non soltanto per via della classifica. Il Diavolo, infatti, ha ritrovato i suoi leader tecnici. Prima di tutto Ibra, poi Çalhanoğlu, che non segnava in campionato (per giunta su rigore) da prima di Natale, in occasione di Milan-Lazio 3-2.
E, intorno al quarto d'ora della ripresa, è tornato in campo, da assoluto protagonista, anche Ismaël Bennacer. Il franco-algerino ha subito preso in mano le redini del centrocampo. Se Pioli potrà contare, da qui alla fine del torneo, sull'asse Bennacer-Çalhanoğlu-Ibrahimović in forma, sul viale dello sprint finale si avventerà un Milan molto ambizioso.
Altri segnali positivi, per 'La Gazzetta dello Sport', sono la crescita di Sandro Tonali, le prestazioni di Fikayo Tomori ed anche la verve di Brahim Díaz. Questo Milan, che ha vinto 12 gare in trasferta in Serie A, ben 3 più dell'Inter, ha 17 punti in più dell'anno scorso e 19 gol fatti in più. L'anno passato, tra l'altro, la differenza reti era di -1 (34 fatti, 35 subiti). Quest'anno invece è a + 20 (53 fatti, 33 subiti). Ci sono ottimi motivi per sperare in un rush finale da protagonista. Intanto il Milan pensa al calciomercato: c'è un indizio relativo al riscatto di Tomori.
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