Mike Maignan, portiere del Milan, ha risposto via social alle accuse rivoltegli da Alberto Zangrillo, Presidente del Genoa. Il Diavolo con lui
Il 'Corriere dello Sport' oggi in edicola ha ricordato come Mike Maignan, portiere del Milan, sia stato travolto dalle polemiche al termine della partita vinta, 0-1, dai rossoneri di Stefano Pioli sul campo del Genoa grazie a un gol nel finale di Christian Pulisic. Gara che Maignan non ha finito perché espulso, nel recupero, dall'arbitro per via di un intervento durissimo sul genoano Caleb Ekuban: un'entrata che ha fatto discutere molto, sanzionata con un cartellino rosso diretto.
Genoa-Milan 0-1, polemica a distanza tra Zangrillo e Maignan
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Regolamento alla mano, ha evidenziato il 'CorSport', Maignan dovrebbe saltare per squalifica soltanto una partita, ovvero Milan-Juventus di domenica 22 ottobre, poiché si tratta del tipico caso di "grave fallo di gioco". Da non confondere con la condotta violenta, che porta a più turni di stop per un calciatore. Ad ogni modo, nel post-partita di 'Marassi', il Presidente del Genoa, Alberto Zangrillo, ha 'dato spettacolo', rilasciando dichiarazioni forti.
Parole che si possono sintetizzare in: gol di Pulisic irregolare, entrata assassina di Maignan su Ekuban. Terminologia, questa, che non è andata giù al portiere rossonero, che ha voluto rispondere all'invettiva di Zangrillo con un post social.
«Zangrillo! Le parole hanno un significato», ha scritto il numero 16 rossonero. «Quello che è successo ieri è stato un atto d’azzardo, forse un atto d’azzardo deplorevole, ma in nessun caso un “assassinio”. Ti auguro il meglio per il futuro e spero che tu non debba mai sperimentare ciò di cui mi hai accusato».