"Qual è il vero Leao? I social andrebbero vietati"
—"I tifosi non ci cascano, anzi giustamente si ribellano. E altrettanto giustamente lasciano fuori per il momento Fonseca. Si ribellano a quei giocatori che, tra atteggiamenti e uso dei social, continuano ad autogestirsi. Si ribellano a quei giocatori che dovrebbero essere un esempio. Fonseca ci ha provato ad indicare la via con parole, idee, regole e scelte, ma sembra un marinaio senza barca. Qualche volta ha sbagliato pure lui, ma è il meno colpevole. La rotta l’hanno persa soprattutto i presunti leader. Sì, ancora loro. Prendete Leao. Fascia al braccio, ma anche solite braccia larghe quando le cose non vanno bene e quell’espressione un po’ così. Qual è il vero Rafa? Quello delle parole quasi al miele per Fonseca nel post partita o quello della storia su Instagram per Theo con annessi cuore e clessidra?".
"Già la clessidra, simbolo del tempo che sta per scadere, e che qualcosa succederà. Cosa avrà mai voluto dire? E’ un riferimento al futuro di Fonseca? Oppure al rinnovo di Theo, il grande escluso di Fonseca contro il Genoa? In un momento così delicato i social non andrebbero toccati, anzi andrebbero vietati, perchè poi è normale che si alimentino dubbi nei tifosi. Ecco allora che sul red carpet dei 125 anni anche Leao, il migliore del Milan nell’ultimo mese, è stato preso di mira dai suoi tifosi. La normalità nell’anormalità. La divisione tra buoni e cattivi. Il caos dal quale stavolta sembra si faccia fatica ad uscire".
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