Le parole di Chivu, che si formò all'Ajax come calciatore
—"All’Ajax non manca mai il coraggio di far giocare giovani. Si parla spesso di essere o non essere pronti, ma in realtà l’età non conta. Per l’Ajax, un giovane rappresenta una risorsa fondamentale per la sopravvivenza e il progresso della società. È un valore aggiunto, un elemento centrale per il loro modello. Per questo motivo, non hanno mai avuto paura di schierare in campo giocatori giovani. Il campionato olandese, però, è diverso da quello italiano. In Olanda, le partite davvero impegnative si contano sulle dita di una mano. Tuttavia, l’importanza di far giocare i giovani è cruciale per la loro crescita. In Italia, solo una piccola percentuale di Under 21 gioca a livello professionistico. All’estero, soprattutto all’Ajax, a 18 anni hanno già disputato oltre 100 gare in competizioni di livello. Questo è un aspetto che dovrebbe farci riflettere. È necessario comprendere quali siano gli obiettivi e le ambizioni di una società e cosa voglia costruire per il futuro. Questo tema, secondo me, merita ancora attenzione".
Le parole di Stramaccioni, ex allenatore delle giovanili dell'Inter
—"Ho avuto la fortuna di lavorare per due dei più importanti settori giovanili d’Italia: Roma ed Inter. Questi due settori giovanili hanno prodotto tantissimi giocatori che sono arrivati in Serie A. Se sono arrivato in A, lo devo al settore giovanile ed alla fiducia di Moratti. Ho avuto modo di girare molto all’estero e lì i giovani hanno una corsia preferenziale. Ma c’è anche un aspetto generazionale da considerare. Purtroppo il gioco vero, quello per strada, è stato sostituito da attività più sedentarie. Questo influisce inevitabilmente sulla formazione dei giovani calciatori. Il divario tra la Primavera e la Serie A è enorme. Squadre che ora hanno una seconda squadra dimostrano che far giocare i giovani in campionati competitivi su campi veri è una strada fondamentale. La battaglia per lo sviluppo delle seconde squadre è cruciale. Un dato che vorrei sottolineare è relativo alle nostre nazionali giovanili che sono campioni d’Europa in diverse categorie: gli allenatori sono sicuramente bravi, ed anche i giocatori lo sono. Eppure, i nostri spesso non trovano spazio in Serie A. Il problema è la preparazione. Il nostro compito deve essere quello di colmare il gap tra il settore giovanile e la Serie A". LEGGI ANCHE: Coppa Italia, tocca al Milan: Fonseca vuole emulare un suo illustre predecessore >>>
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