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Ruud Gullit, al Milan dal 1987 al 1994 (credits: GETTY Images)
Presente ieri al Festival dello Sport di Trento, l'ex centrocampista del Milan e della Nazionale olandese, Ruud Gullit, ha rilasciato numerose dichiarazioni ai microfoni della Gazzetta dello Sport, dichiarazioni che vengono riportate stamane anche sull'edizione cartacea. Qui di seguito ve ne proponiamo alcune delle più significative.
Molte la domande alle quali ha risposto ieri l'ex tulipano del Milan, Ruud Gullit, ai microfoni della Gazzetta dello Sport. Riassumiamo nelle prossime righe gli argomenti ed i passaggi maggiormente significativi apparsi oggi sull'edizione cartacea.
Sulla vittoria dello Scudetto da parte del Milan: "È stata una gioia e una liberazione. Non era facile: ai miei tempi il Milan acquistava campioni, adesso succede che debba venderli o lasciarli andare. Leao? Mi piace, è un fuoriclasse. De Ketelaere ha la giusta mentalità perché gioca libero ma deve ancora adattarsi al calcio italiano. Champions? Per far bene in quella competizione serve accumulare esperienza".
A proposito della questione San Siro: "Era casa mia ma oggi in Italia molti stadi sono vecchi. Il rientro di Maldini in società è stata una sorpresa, sta facendo benissimo e poi per un giocatore sapere che è cercato da lui fa molta differenza. Favorita per lo Scudetto? Dico Napoli, però anche il Milan è su quel livello".
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