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Jens Petter Hauge (attaccante AC Milan), qui durante Milan-Parma 2-2 (Serie A 2020-2021) | News (Getty Images)
"Jens Petter Hauge, classe 1999, attaccante del Milan, ha rilasciato un'intervista in esclusiva ai microfoni di 'The Athletic'. Il giocatore norvegese, autore, fin qui, di 4 gol in rossonero tra Serie A ed Europa League, con una media di una rete ogni 197', ha toccato vari argomenti.
"A cominciare dal suo addio al Bodø/Glimt per approdare al Milan ad inizio ottobre. "È stato tutto veloce - ha detto Hauge, come si può leggere sul quotidiano 'Tuttosport' oggi in edicola -. Il Bodø in quel periodo aveva tanti punti di vantaggio in campionato sulla seconda ed ero fiducioso che, anche se fossi andato via io, avrebbe comunque vinto il campionato".
""Quindi - ha aggiunto Hauge - quello per me era il momento giusto per lasciare il club". Poi l'approdo al Milan. "Sono davvero contento della mia scelta, mi diverto ogni giorno. Una nuova opportunità per me di imparare cose nuove e crescere. Mia padre pensava che fosse un grande passo per me trasferirmi a Milano e in Italia: una nuova lingua da conoscere e cose del genere".
""Abbiamo quasi 50mila persone che vivono a Bodø: un po' piccolo, soprattutto ora che vivo in una grande città. Quindi ovviamente è un grande cambiamento". Hauge ha quasi superato anche l'ostacolo della lingua: "All'inizio conoscevo solo alcune parole chiave del calcio per capire ciò che veniva detto in campo. Quando poi senti i suoni e le parole ogni giorno inizi a impararle molto velocemente. A volte Zlatan Ibrahimović traduce per me ...".
"Hauge, oggi al Milan, ha fatto però sapere come, pur seguendo ora Ibra in campo, da piccolo abbia imparato dagli altri. "Quando ero giovane ho iniziato a guardare i giocatori che erano bravi con entrambi i piedi. Sembrava una buona qualità da avere. Per tutta la mia vita ho usato sia il destro sia il sinistro per tirare e passare la palla, quindi ora mi viene naturale usare entrambi i piedi. Didier Drogba, Frank Lampard e Juan Mata i modelli, quando sono cresciuto un po' di più ho iniziato a guardare Eden Hazard. È lui il mio preferito".
"Infine, sul primo gol in Serie A con la maglia del Milan, arrivato il 22 novembre 2020 sul campo del Napoli, Hauge ha commentato: "È stata una serata fantastica (il Bodø/Glimt ha vinto il campionato la stessa sera, n.d.r.) conclusa con un gol. Ottenere i tre punti in uno stadio davvero difficile è stata una bella sensazione". Milan, ecco come cambia la squadra dopo il mercato di gennaio >>>
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