"Ieri, Keisuke Honda, 30enne attaccante del Milan, ha lanciato messaggi piuttosto polemici all'indirizzo dei sostenitori rossoneri e, più in generale, del modo di tifare alle nostre latitudini. “In Giappone quasi mai ci sono fischi, al Milan penso invece che ce ne siano troppi – ha detto il 'samurai' ai microfoni di 'Kyodo News', dichiarazioni riportate anche quest'oggi da 'La Gazzetta dello Sport' -: è che quando sei sotto durante una partita i tifosi ti abbandonano. Non sento alcun amore. Ma appena inizi a vincere, ti trattano come una famiglia. A loro interessano solo i numeri: conta solo vincere o perdere”. La pressione, per Honda, è da considerare come tra i peggiori nemici di un atleta: “Penso che sia una delle ragioni per cui non solo il Milan, ma anche la Nazionale italiana si trova nella situazione in cui è – ha proseguito il nazionale nipponico -. In Italia sono ossessionati solo dai risultati, una cosa che può funzionare se hai talento e sai resistere alle pressioni. Ma se invece provi a fare qualcosa di nuovo, questo tipo di atteggiamento non si può reggere”. Anche un anno fa, ha sottolineato la 'rosea', Honda si era lamentato del mondo Milan, puntano il dito contro l'allenatore, nella fattispecie Sinisa Mihajlovic, dopo aver collezionato più minuti in panchina che in campo.
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Honda fischia i tifosi del Milan: “Non si sente il loro amore”
Keisuke Honda, dal ritiro della Nazionale giapponese, ha lanciato messaggi piuttosto polemici all'indirizzo dei sostenitori rossoneri
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