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L'intervista di Zlatan Ibrahimovic (attaccante AC Milan) a 'Che tempo che fa' | Milan News (Getty Images)
'Tuttosport' oggi in edicola ha dedicato spazio all'intervento di Zlatan Ibrahimovic a 'Che tempo che fa', trasmissione condotta da Fabio Fazio e in onda su 'RaiTre', avvenuto nella serata di ieri. Ibra è andato in studio per presentare il suo ultimo libro, 'Adrenalina - My untold stories', scritto con il giornalista Luigi Garlando e uscito giovedì 2 dicembre. Ha regalato, però, qualche frase ad effetto delle sue.
Per esempio, parlando di quanto è cambiato il Milan dopo il suo arrivo, Ibra ha detto di aver «riportato la squadra dove doveva essere. Se le cose sono cambiate però non è solo merito mio - ha spiegato Zlatan -, ma anche del gruppo e del mister. Abbiamo fatto un grande passo in avanti e ora possiamo dire che il Milan è tornato a un livello alto. Quando firmo, porto magia».
Su Milan-Liverpool, partita che potrebbe dare al Diavolo l'accesso agli ottavi di finale di Champions League domani sera, Ibrahimovic ha commentato: «Speriamo di tirare fuori l’adrenalina e fare quello che serve per vincere. Se vinciamo? Sì e lo dico perché non credo alla scaramanzia, io sono più forte. Non so se servirà un’impresa, dovremo fare il nostro lavoro, credere in noi stessi».
Poi, l'attaccante di Malmö ha fornito anche degli indizi sul suo futuro professionale. «Il mio contratto scade a giugno, sei sicuro? - ha sorriso sornione Zlatan -. Vediamo, mettiamo un po’ di pressione al Milan. Comunque il contratto un giorno scade, ma non sappiamo quando e io voglio giocare il più possibile perché non voglio avere rimpianti. Speriamo che sia con il Milan per tutta la vita, voglio vincere ancora un campionato, è il mio obiettivo».
Ibrahimovic, come ricordato da 'Tuttosport', ha ricordato alcuni episodi curiosi della sua infanzia, ha scherzato sul suo fisico («per pesare 100 kg mi muovo ancora bene»; «mi piace il panettone, ma è un segreto, se lo sa il nutrizionista mi attacca») e i suoi dolori: «Ma la sofferenza mi fa andare avanti, la trasformo in energia». Zlatan ha poi parlato, fra gli altri, di Paolo Maldini («ho giocato contro di lui e ora sono col figlio, magari in futuro giocherò col figlio di Daniel»), Carlo Ancelotti («quando è andato via dal PSG mi ha detto di non chiamarlo più mister, ma amico»), Mino Raiola («lui è più di una famiglia»), del suo cane Red («non mi considera quando lo chiamo, non mi rispetta, ma è il mio migliore amico») e dei figli Maximilian e Vincent: «Sono tutto».
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