«Se uno ha accettato di non continuare le offerte non interessano più - ha spiegato Ibra -. Ora sono uomo libero da questo mondo. È stata una carriera molto lunga. Sono orgoglioso e felice. È durata tanto la carriera. Tutti dicono che sono Superman. Sono Superman, ma Ibra ha un grande cuore».
Il suo desiderio è quello di tornare in società: dirigente o allenatore?
—Ibrahimovic, però, per il 'Corriere dello Sport' oggi in edicola, ha detto basta con il calcio ma non con il Milan. La sua idea è quella di prendersi del tempo per decidere, forse quest'estate, per poi tornare in società con altri vesti. Magari dirigenziali, visto che il ruolo di allenatore sembra averlo sempre scartato.
«Per il momento voglio solo prendere tempo e godere di quello che ho fatto. Penso non sia giusto prendere una decisione di fretta, c'è troppa emozione. Voglio prendermi l'estate, godere, riflettere su quello che ho fatto. Poi, con calma, vediamo. Essere allenatore o direttore è una grande responsabilità. Quando sei calciatore hai più possibilità di essere te stesso, da allenatore sei più limitato. Non posso venire in Ferrari da allenatore, o forse Ibra può... Non penso di lasciare il calcio in generale, ma se ci entro devo fare la scala da zero e crescere. Non significa che sarò un allenatore top», l'ultimo show di Zlatan in conferenza. Milan, Maldini licenziato: le motivazioni >>>
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