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Ultras Inter e Milan, la FIGC apre l’inchiesta: ecco la situazione

Inchiesta ultras Inter AC Milan
La FIGC apre l'inchiesta in seguito all'indagine della Procura di Milano sulle infiltrazioni malavitose tra gli ultras di Inter e Milan
Daniele Triolo Redattore 

Il 'Corriere dello Sport' oggi in edicola ha ricordato come ieri sia giunto su un supporto digitale, alla Procura della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), il fascicolo di 12mila pagine redatte dalla Procura di Milano e dall'Antimafia in merito all'inchiesta 'Doppia Curva'. Quella che, come si ricorderà, ha scoperchiato il vaso di Pandora sulle infiltrazioni della malavita nelle tifoserie organizzate - i cosiddetti ultras - di Inter e Milan.

Nel mirino della Procura FIGC, che ha avviato pertanto un'inchiesta sportiva, ci sono logicamente le possibili connessioni tra Inter, Milan e i rispettivi ultras. In particolare, il Procuratore Federale Giuseppe Chinè vuole approfondire i rapporti personali che intercorrevano tra alcuni calciatori con i capi delle curve (con chiamate ed incontri). Ma anche la questione dei biglietti per lo stadio regalati ai gruppi ultras, come nel caso dell'Inter per la finale di Champions League del 2023 a İstanbul (Turchia) contro il Manchester City.


Inchiesta FIGC sui rapporti di Inter e Milan con gli ultras

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Sia Inter sia Milan, ha evidenziato il 'CorSport', non hanno tesserati indagati, sebbene si citino i club a più riprese nel fascicolo finito nelle mani della Procura FIGC. Chinè aveva fatto richiesta di accesso agli atti già il 1° ottobre scorso. Ma il lavoro dei PM è stato talmente tanto capillare - dopo gli arresti, settimane di ricostruzioni, raccolta testimonianze e perquisizioni - che il fascicolo è stato inviato alla FIGC per l'inchiesta sportiva soltanto una volta chiuso.

A Milano sono già stati interrogati, sponda Inter, il vicepresidente Javier Zanetti e l'allenatore Simone Inzaghi sulla questione biglietti; il centrocampista Hakan Çalhanoğlu per i rapporti con i capi ultras Antonio Ferdico e Marco Bellocco (quest'ultimo poi assassinato). Sponda Milan, invece, il capitano, il difensore Davide Calabria. Questi, infatti, incontrò Luca Lucci, capo della Curva Sud successivamente arrestato.

Tutti - negli interrogatori con i PM - avrebbero detto di non aver mai ricevuto minacce o pressioni. Ora si procederà con gli interrogatori anche alla Procura Federale: il pool sarà di 8 specialisti. Tanto l'Inter quanto il Milan, ha evidenziato nuovamente il quotidiano romano, nella vicenda si considerano parte lesa. Ma sia i nerazzurri sia i rossoneri rischiano lo stesso di incorrere in sanzioni.

I club rischiano sanzioni: dalla multa alle penalizzazioni in classifica

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Perché? La questione è inquadrata nell'articolo 25 del Codice della Giustizia Sportiva. Quello che vieta ai club di "contribuire, con interventi finanziari o con altre utilità, alla costituzione e al mantenimento di gruppi organizzati e non organizzati di propri sostenitori". Nell'articolo 27, invece, il richiamo alla "cessione dei titoli di accesso alle manifestazioni". Sono previste multe e squalifiche per responsabilità oggettiva.

Nel 2017, ha chiosato il 'Corriere dello Sport', Andrea Agnelli, allora Presidente della Juventus, ricevette una multa di 100mila euro, più altri 600mila euro a carico del club bianconero, per aver intrattenuto rapporti con gli ultras. C'è, infine, uno scenario più grave e remoto, legato a possibili penalizzazioni in classifica. Arriverebbero condanne, eventualmente, qualora fossero constatate le violazioni dell'articolo 4, che impone lealtà, probità e correttezza dei tesserati o dell’articolo 6, quello che si occupa della responsabilità diretta delle società per l’operato di chi le rappresenta ai massimi livelli, come nel caso dei Presidenti. LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan – Ricci e non solo: tre italiani nel mirino del club >>>

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