A breve, la Commissione Antimafia convocherà anche Giuseppe Marotta e Paolo Scaroni, presidenti delle due squadre milanesi. La situazione si sta evolvendo per alcuni ultras del Milan tra i 19 arrestati il 30 settembre scorso, inclusi anche gli ultras dell'Inter. Attualmente detenuti in diverse carceri della Lombardia, alcuni di loro stanno valutando, con i propri avvocati, la strategia difensiva migliore.
Due sono le principali opzioni. La prima prevede di farsi interrogare dal gip Domenico Santoro per chiarire la propria posizione, con la possibilità di ottenere un trasferimento agli arresti domiciliari. La seconda implica il ricorso al Tribunale del Riesame, che dovrà rivalutare le legittimità dell'ordinanza cautelare.
Le accuse di associazione a delinquere della Curva Nord e Curva Sud
—Gli ultras attualmente in stato di arresto si trovano a dover difendersi dall'accusa di associazione a delinquere, aggravata dall'agevolazione mafiosa per quanto riguarda gli ultras dell'ex Curva Nord interista. A differenza dei "cugini", il tifo rossonero non cambierà nome del gruppo, che continuerà a chiamarsi comunque "Curva Sud Milano" nonostante tutto.
In sintesi, l'indagine legata alle due curve, mette in luce problematiche inerenti alla criminalità organizzata nel mondo del calcio. I prossimi sviluppi potrebbero avere un impatto significativo sulla gestione delle curve e sulla sicurezza negli stadi italiani. LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan – Scadenza 2025: i possibili colpi a parametro zero >>>
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