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Inchiesta ultras Inter e Milan, ecco il grande spauracchio per i club

Inchiesta Ultras Inter AC Milan
C'è qualcosa che preoccupa Inter e Milan in merito all'inchiesta 'Doppia Curva' sulle infiltrazioni della malavita tra i propri ultras
Daniele Triolo Redattore 

'Tuttosport' oggi in edicola è tornato a parlare dell'inchiesta 'Doppia Curva', quella della Procura di Milano che indaga sulle infiltrazioni della malavita nelle tifoserie organizzate, tra gli ultras di Inter e Milan. Le due società escludono un loro coinvolgimento, forti anche dalle parole di Marcello Viola, Procuratore Capo di Milano, che ha definito Inter e Milan "danneggiate dalla vicenda".

Per il quotidiano torinese, però, resta uno spauracchio per nerazzurri e rossoneri, ovvero l'articolo 4 del Codice della Giustizia Sportiva. Quello che tutela “lealtà, correttezza e probità” e presenta, per chi lo viola, un ventaglio di sanzioni tale da rendere impronosticabili le richieste della Procura della FIGC nei confronti di Inter e Milan.


Inchiesta ultras Inter e Milan, possibili violazioni dell'articolo 4?

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Anche perché, a ben vedere, l'inchiesta 'Doppia Curva', a livello sportivo, rappresenterebbe "un unicum". In primis, per il coinvolgimento di un allenatore, Simone Inzaghi, al quale gli ultras dell'Inter avevano chiesto aiuto e collaborazione nella ricerca di biglietti per la finale di Champions League che, nel 2023, i nerazzurri hanno giocato a İstanbul (Turchia) e poi perso contro il Manchester City.

Inzaghi - per scongiurare uno sciopero del tifo - aveva promesso di attivarsi con il Presidente del club, Giuseppe Marotta. Ascoltato dalla Procura di Milano come persona informata sui fatti, Inzaghi ha anche sottolineato di non aver avvertito minacce né di aver subito pressioni indebite. Bensì, recepito solo una richiesta e ha parlato di normali dinamiche nei rapporti tra gli ultras e il club. Che, però, ha evidenziato 'Tuttosport', sono vietate dall'articolo 25 del Codice della Giustizia Sportiva.

Ciò che potrebbe ammorbidire la posizione di Inzaghi? Il fatto che l'Inter, con una PEC, avesse informato in tempo reale la Questura di ciò che stava accadendo. Anche il vicepresidente dei nerazzurri, Javier Zanetti, ha sottolineato agli investigatori come per lui fosse normale avere, tra gli interlocutori, anche gli ultras. Bisognerà capire, ora, quale rilevanza darà il Procuratore Federale, Giuseppe Chinè, alle sue dichiarazioni.

Posizione delicata per Çalhanoğlu (Inter) e Calabria (Milan): il motivo

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Per 'Tuttosport', in base alle carte in possesso di Chinè, la posizione più delicata è quella di Davide Calabria, capitano del Milan e di Hakan Çalhanoğlu, centrocampista turco dell'Inter. Il primo ha spiegato di aver incontrato Luca Lucci, capo della Curva Sud oggi in carcere, su invito di quest’ultimo per discutere «dei problemi della squadra, di spogliatoio e di rendimento» e di questi temi avrebbero parlato. «Nessuna richiesta, solo argomenti calcistici».

Il secondo, invece, ha ammesso di aver incontrato i capi ultras nerazzurri. Questo nonostante le raccomandazioni della dirigenza di evitare qualsiasi contatto con loro. L'interista ha giustificato il suo comportamento con la volontà di ricambiare gli attestati di solidarietà ricevuti quando dopo il terremoto del 2023 in Turchia. Ora Chinè avrà 60 giorni per condurre l’indagine sportiva più eventuali altri 40 di proroga. Poi arriveranno i deferimenti. LEGGI ANCHE: Milan, affari di calciomercato alla ‘Casa Blanca’: ecco chi può arrivare da Madrid >>>

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