Milan e Inter hanno intenzione, come noto, di realizzare un nuovo stadio condiviso in zona San Siro, accanto all'attuale impianto sportivo 'Giuseppe Meazza'. Il quale - secondo progetto dei rossoneri e dei nerazzurri - sarebbe totalmente demolito e rifunzionalizzato in alcune parti.


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Nuovo stadio a San Siro, il timore di Milan e Inter tra inchieste e ricorsi
I club hanno presentato, lo scorso 11 marzo, il documento delle alternative progettuali ('Docfap') al Comune di Milano una volta appreso che ammonta a 197 milioni di euro la cifra per l'acquisizione dello stadio (73 milioni di euro) e delle aree circostanti (124). Un passo obbligato, da compiere entro il prossimo 31 luglio, quello di far diventare San Siro di proprietà privata per andare avanti con il progetto.
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—Nel caso in cui, infatti, scattasse il vincolo architettonico sul secondo anello del 'Meazza', a 70 anni dalla sua realizzazione (accadrà nel prossimo mese di novembre), l'intera operazione diventerebbe irrealizzabile. Ma, secondo 'Tuttosport' oggi in edicola, il percorso di Milan e Inter verso un nuovo stadio condiviso a San Siro si preannuncia tortuoso.
Anzi, un vero e proprio campo minato. D'altronde, siamo in Italia. Nei giorni scorsi, la Procura di Milano ha avviato un'indagine (senza indagati o ipotesi di reato) per verificare se l'eventuale vendita di stadio e aree ai due club a quella cifra (stabilita, per giunta, dall'Agenzia delle Entrate) provochi o meno un danno alle casse del Comune di Milano.
Tra bando pubblico, indagini e forze politiche in campo
—Un'inchiesta che, di fatto, nasce in seguito ad un esposto presentato dal 'Comitato Sì Meazza', presieduto da Luigi Corbani, secondo il quale il prezzo complessivo dell'operazione sarebbe di oltre 310 milioni di euro. E non si tratta certo dell'unico ricorso sul progetto di nuovo stadio per i club meneghini: anche le forze politiche si stanno mobilitando sul tema.
Palazzo Marino ha pubblicato un bando per verificare se ci sono altri soggetti interessati all'acquisto di stadio e aree. Ma si tratta (almeno questo) di un passaggio puramente formale. 'Tuttosport' ha chiosato affermando come, in realtà, siano le diverse 'anime' della maggioranza del Sindaco Giuseppe Sala, più che le indagini della Procura, a preoccupare Milan e Inter. Come spesso accade, alla necessità di tutelare gli interessi pubblici fa da contraltare il rischio del nulla di fatto. LEGGI ANCHE: Calciomercato, Milan in corsa per il gran talento della Premier League >>>
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