Indagine cessione Milan da Elliott a RedBird, Savi imbarazza tutti
—Per questo motivo sono indagati Ivan Gazidis e Giorgio Furlani, rispettivamente ex e attuale amministratore delegato della società rossonera. Che, al contrario, non è oggettivo di indagine. Un'inchiesta partita perché sembra che la maggior parte usato per la compravendita del Milan (circa 400 milioni di euro sui 600 versati cash da Cardinale) "venga da un veicolo societario non riferibile a RedBird". Ovvero un fondo collocato in Olanda.
Ma anche perché da un documento interno al Milan, che non si capiva come fosse finito in mano alla Guardia di Finanza, ovvero una presentazione dell'attuale assetto societario del Diavolo preparata per i colloqui, avvenuti a fine 2023, con "investitori del mondo arabo", gli inquirenti hanno pensato che il 'vendor loan', il prestito degli altri 600 milioni di euro per la cessione del Milan concesso da Elliott a RedBird nel 2022, "garantisca a Elliott la proprietà di parte del Milan".
Ecco come è finito il documento in mano alla GdF
—Il 'CorSera' ha scoperto come questo documento era una bozza inviata da Elizabeth Owen, una manager del fondo RedBird, ad Aldo Savi, direttore amministrativo del Milan. Sarebbe stato appunto Savi, convocato come teste dagli inquirenti, a darne una interpretazione problematica sulla reale proprietà dei rossoneri.
Per il quotidiano generalista, questa è una circostanza destinata ad imbarazzare sia il Milan sia RedBird e Elliott. Ma anche, indirettamente, gli 'acerrimi avversari' di Blue Skye, società di Salvatore Cerchione e Gianluca D'Avanzo, ex Consiglieri d'Amministrazione del Milan, ex soci di minoranza del club rossonero e protagonisti contro Elliott di un contenzioso civile e penale.
Savi è entrato nel Milan nel 2018 come consulente proprio di Blue Skye e, assunto nel Milan nel 2019, vi è rimasto anche dopo la frattura tra Blue Skye e rossoneri. Oggi, ha evidenziato il 'CorSera', è direttore amministrativo del Diavolo, uomo dei conti del club e braccio destro del direttore finanziario Stefano Cocirio e del direttore commerciale Roberto Masi.
"Forte influenza di Elliott" nella gestione quotidiana del Milan?
—Una volta interpellato dalla Guardia di Finanza sulla bozza dei dirigenti rossoneri per la presentazione del club al mondo arabo, Savi l'avrebbe definita "strana'. Questo perché, a suo avviso, prospettava ai potenziali acquirenti non l’eventuale cessione di azioni del Milan detenute da Redbird, ma la cessione di un pezzo del debito di Redbird verso Elliott, senza che in apparenza Elliott fosse interpellato.
Inoltre, Savi avrebbe riportato agli inquirenti la propria impressione che, sulla gestione quotidiana del Milan, pesi ancora la "forte influenza" di Elliott. Non soltanto attraverso ex uomini Elliott, come il Presidente Paolo Scaroni, Furlani e Cocirio. Ma anche per via del capo dell'area sportiva, Hendrik Almstadt (per Savi "strettissimo collaboratore di Gordon Singer") e per la portavoce di Elliott in Italia, Marcella Verini, oggi anche portavoce di RedBird. LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan, l'algoritmo 'spazza via' Calabria: ecco chi può arrivare al suo posto >>>
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