CESSIONE MILAN

Cessione Milan, gli atti dell’indagine alla Procura FIGC: ecco cosa succede ora

Daniele Triolo Redattore 
La Procura FIGC ha ottenuto una piccola parte degli atti dell'indagine della Procura di Milano sulla cessione del Milan. Ecco che succede ora

La Procura della F.I.G.C. (Federazione Italiana Giuoco Calcio) ha chiesto alla Procura di Milano gli atti dell'indagine in corso sulla cessione del Milan da Elliott a RedBird, avvenuta nel 2022. Il procuratore federale, Giuseppe Chinè, ha però ottenuto soltanto il decreto di perquisizione eseguito la scorsa settimana. Lo ha riferito 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola.

Si tratta di 12 pagine in cui è evidenziata l'ipotesi di reato a carico di Ivan Gazidis e Giorgio Furlani, rispettivamente precedente ed attuale amministratore delegato del Milan, ovvero "ostacolo all'esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza". Il riferimento è proprio alla F.I.G.C., che i PM Giovanni Polizzi e Giovanni Cavalleri ritengono sia proprio un organismo di diritto pubblico nell’esercizio della loro attività di vigilanza.

Indagine sulla cessione del Milan, decreto di perquisizione in F.I.G.C.

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Nel procedimento penale, ha sottolineato la 'rosea', il Milan è parte terza e non rischia nulla. Dal punto di vista sportivo, qualora l'ipotesi della Procura di Milano fosse verificata, si configurerebbe la violazione dell’articolo 32 comma 5 del Codice di giustizia sportiva sugli obblighi di comunicazione. Che è direttamente collegato all’articolo 20 bis delle Noif che regola le “Acquisizioni e cessioni di partecipazioni societarie in ambito professionistico”.

In base a quello che le carte dimostreranno potrebbe essere contestato pure l’illecito amministrativo, definito dall’articolo 31 comma 1. E a questi si può affiancare l’art. 4 su “lealtà, correttezza e probità” dei soggetti della Federazione, e l’articolo 6 sulla responsabilità del Milan. Le sanzioni nei casi discussi vanno dall’ammenda alla penalizzazione di punti in classifica.


L'ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza non è l’unico potenziale reato su cui si concentra la Procura. Non bisogna dimenticare le perquisizioni effettuate ad aprile 2023, in Lussemburgo nelle sedi di Project RedBlack e Rossoneri Sport con la bancarotta come ipotesi di reato. E in precedenza si era ragionato anche di appropriazione indebita. Dall’altro lato, gli indagati possono aprire un nuovo fronte con il riesame.

Gli avvocati di Gazidis e Furlani potrebbero chiedere di valutare se la Procura di Milano potesse ordinare i sequestri della scorsa settimana. Nel caso in cui si aprisse questo fronte - ha fatto notare il quotidiano sportivo nazionale -, si inasprirebbero i rapporti con i Pubblici Ministeri. Si arriverebbe, dunque, a una prima, rapida decisione del Tribunale. Il quale potrebbe annullare, riformare o confermare l’ordinanza oggetto del riesame.

Un bivio che ovviamente può far proseguire l’inchiesta oppure, al contrario, cambiarne il corso. Un’altra possibilità, da non escludere, è che Furlani e Gazidis, attraverso il loro avvocato, presentino l’istanza di riesame per accedere agli atti e poi decidano di rinunciare. Entro fine settimana, al massimo all’inizio della prossima, si saprà.

I PM sospettano che Elliott controlli ancora il Milan, nonostante il 31 agosto 2022 abbia ceduto il 99,93% del club rossonero a RedBird. Il fondo di Paul Singer ha anche prestato a quello di Gerry Cardinale, nell'ambito di un 'vendor loan' (prestito del venditore al compratore), 560 milioni di euro da restituire, entro fine 2025, con gli interessi, per portare a termine l'acquisizione del Milan.

L'ipotesi dei PM è che Elliotti controlli il Milan, non RedBird

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Dopo il 'closing', RedBird ha scelto di nominare come amministratore delegato Furlani e come direttore finanziario Stefano Cocirio, due uomini di Elliott. E Gordon Singer, figlio di Paul, è ancora un membro del Consiglio d'Amministrazione del Milan. Circostanze su cui gli inquirenti vogliono vederci chiaro. Questo nonostante le pubbliche smentite di RedBird: «L’idea che RedBird non possieda e non controlli il Milan è assolutamente falsa».

I PM Polizzi e Cavalleri si sono mossi dopo le indiscrezioni della stampa sul possibile subentro, con quote di maggioranza o di minoranza, di un investitore del mondo arabo. Temendo che un nuovo passaggio di proprietà del Milan (a PIF?) rendesse superata l'attuale situazione e impedisse poi di vederci chiaro sulla cosa. Servirà tempo per analizzare file e chat copiati dalla Guardia di Finanza: la F.I.G.C. attenderà pazientemente. LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan - Dalla Serie A il sostituto di Giroud? Le ultime news >>>


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