Milan, perché così tanti infortuni? Caccia alle cause
—Gli infortuni al Milan sono diventati una costante. Tutti i giocatori chiave, da Mike Maignan a Rafael Leao, passando per Theo Hernández, Ruben Loftus-Cheek e Christian Pulisic, si sono fermati. La lista dei titolari rimasti 'sani' da luglio a novembre è composta da soli tre elementi: Malick Thiaw, Fikayo Tomori, Tijjani Reijnders. Punto.
I tifosi del Milan, sui social e non soltanto, stanno impazzendo e, per la 'rosea', hanno ragione. La portata di questo problema è oggettiva. E, purtroppo per il Diavolo, non è neanche una novità. Pioli, nei suoi quattro anni milanisti, ha avuto guai ricorrenti di questo tipo, anche concentrati in alcuni momenti. Come nell'ottobre 2021, quando aveva 10 indisponibili o i 9 infortunati per Milan-Udinese del 4 novembre scorso.
Dopo Lecce-Milan, parlando di infortuni, Pioli se n'è uscito con un laconico: «Non ho una spiegazione ma non può essere solo sfortuna. Giocando tanto, lo stress fisico e mentale si alza». Il club vuole risolvere il problema che, al Milan, si trascina da tempo. E in fretta. Ogni lesione toglie, infatti, punti, milioni e ambizioni. Ma come fare? Una componente di sfortuna c'è, così come è reale lo stress. Questo, però, non basta a spiegare tutto.
Carichi di lavoro, metodi di Pioli e Osti, o lo stile di gioco?
—Anche le altre big della Serie A, infatti, hanno giocato 16 partite in 3 mesi, più quelle con le Nazionali ed anche le altre sono sotto stress. Eppure, non accusano infortuni come il Milan. Dove sono le colpe? Per 'La Gazzetta dello Sport', forse l'errore è nei carichi di lavoro e nei metodi di Pioli e del suo preparatore atletico, Matteo Osti. O forse è colpa dello stile di gioco del Milan, che è molto dispendioso, fatto di duelli, transizioni, scatti e allunghi.
O che la tournée estiva, cominciata dopo soli 10 giorni di ritiro a Milanello, abbia pregiudicato la preparazione? Per la 'rosea', però, non è vero che il Milan si allena troppo poco, così come non è colpa dei campi di gioco a Milanello o dell'eccessivo lavoro sulla forza. C'è altro da correggere: è difficile, ma necessario. Il pensiero che gli infortuni rischiano di costare a Pioli la fine dell’avventura più bella della sua vita. LEGGI ANCHE: Milan, ecco perché Cardinale ha salvato la panchina di Pioli >>>
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