Dopo Lecce-Milan, parlando di infortuni, Pioli se n'è uscito con un laconico: «Non ho una spiegazione ma non può essere solo sfortuna. Giocando tanto, lo stress fisico e mentale si alza». Il club vuole risolvere il problema che, al Milan, si trascina da tempo. E in fretta. Ogni lesione toglie, infatti, punti, milioni e ambizioni. Ma come fare? Una componente di sfortuna c'è, così come è reale lo stress. Questo, però, non basta a spiegare tutto.
Carichi di lavoro, metodi di Pioli e Osti, o lo stile di gioco?
—Anche le altre big della Serie A, infatti, hanno giocato 16 partite in 3 mesi, più quelle con le Nazionali ed anche le altre sono sotto stress. Eppure, non accusano infortuni come il Milan. Dove sono le colpe? Per 'La Gazzetta dello Sport', forse l'errore è nei carichi di lavoro e nei metodi di Pioli e del suo preparatore atletico, Matteo Osti. O forse è colpa dello stile di gioco del Milan, che è molto dispendioso, fatto di duelli, transizioni, scatti e allunghi.
O che la tournée estiva, cominciata dopo soli 10 giorni di ritiro a Milanello, abbia pregiudicato la preparazione? Per la 'rosea', però, non è vero che il Milan si allena troppo poco, così come non è colpa dei campi di gioco a Milanello o dell'eccessivo lavoro sulla forza. C'è altro da correggere: è difficile, ma necessario. Il pensiero che gli infortuni rischiano di costare a Pioli la fine dell’avventura più bella della sua vita. LEGGI ANCHE: Milan, ecco perché Cardinale ha salvato la panchina di Pioli >>>
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Milan senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Pianetamilan per scoprire tutte le news di giornata sui rossoneri in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA