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Matteo Osti (preparatore atletico AC Milan) potrebbe rimetterci il posto per via dei troppi infortuni tra i rossoneri di Stefano Pioli | AC Milan News (Getty Images)
Il Milan di Stefano Pioli è in crisi di gioco, risultati (appena 2 punti conquistati nelle ultime 4 partite) e in caduta libera in classifica: il problema dei numerosi infortuni, senza dubbio, è una delle cause dell'ultimo, terribile, mese del Diavolo dalla sosta di ottobre a quella di novembre.
L'amministratore delegato Giorgio Furlani, che in questi giorni era a Dubai (Emirati Arabi Uniti) per l'apertura del nuovo ufficio del Milan, sarà di ritorno a breve e vuole risolvere una volta per tutte la questione degli infortuni del Milan. Presumibilmente interverrà già a metà di questa settimana.
Come? Secondo 'Tuttosport' oggi in edicola è difficile che Pioli cambi qualcosa nel suo staff. Per questo motivo potrebbero essere gli stessi dirigenti a prendere una decisione che potrebbe coinvolgere anche Matteo Osti, attuale responsabile dei preparatori atletici del club di Via Aldo Rossi.
Infortuni e non solo, però, tra i capi d'accusa per Pioli: se contro il PSG aveva ritrovato il suo Milan, infatti, con scelte 'semplici' (come il ritorno al 4-2-3-1, modulo che la squadra ben conosce e applica), a Lecce è ricaduto nell'errore di voler strafare. Come quando si è inventato Yunus Musah terzino destro, perché veloce quanto Lameck Banda, anziché puntare sul più esperto Alessandro Florenzi, interprete del ruolo.
Dal periodo difficile di gennaio/febbraio 2023 ad oggi, spesso, ha commentato il quotidiano torinese, le mosse tecnico-tattiche di Pioli non hanno convinto. Da un lato sono state la sua forza per rendere inizialmente vincente il Milan; ora, però, si stanno rivelando sempre più spesso controproducenti. E chissà che non siano state uno dei fattori che, nell'ultimo periodo, hanno portato nell'ordine Davide Calabria, Olivier Giroud, Rafael Leao e Samuel Chukwueze a reagire in maniera vistosa.
A parole o a gesti. Inoltre, ha chiosato 'Tuttosport', c'è un altro aspetto del Milan di Pioli da analizzare, legato a infortuni e preparazione atletica e che quindi può far riferimento al suo staff. Si tratta del calo che la squadra ha sempre nell’ultimo terzo di gara. Con Napoli e Lecce - da 0-2 a 2-2 - è stato evidente, ma è una costante: dal 70’ in poi in 16 partite il Milan ha segnato 2 gol e calciato solo 16 volte; mentre dal 60’ in avanti ha subito 10 dei 18 gol finora incassati. LEGGI ANCHE: Di Marzio: "Difensore e attaccante, ecco chi vuole il Milan" >>>
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